A tal proposito, El Capitan ha ottenuto un punteggio HPL di 1,742 exaflop al secondo (EFlop/s). Dimostrando una potenza di calcolo senza precedenti. È equipaggiato con una combinazione di 11.039.616 core CPU e GPU. Basati sui processori AMD EPYC di quarta generazione a 24 core con una frequenza di 1,8 GHz.
Per gestire i suoi incredibili volumi di dati, utilizza acceleratori AMD Instinct MI300A e sfrutta la rete di interconnessione Cray Slingshot 11. Il sistema di El Capitan è sorprendentemente efficiente dal punto di vista energetico. Ciò con un valore di 58,89 Gigaflop/watt, che lo colloca al 18 posto nella classifica GREEN500
dei supercomputer più “green”.El Capitan è stato progettato per supportare i NNSA Tri-Labs. Ovvero i laboratori Lawrence Livermore, Los Alamos e Sandia. Quest’ultimi si occupano di missioni scientifiche cruciali per la sicurezza e l’innovazione. Il nuovo supercomputer ha una capacità di calcolo equivalente a 2 quintilioni di operazioni al secondo. Ovvero 2 exaflop.
I predecessori da sempre considerati all’avanguardia, ma ora sembrano già superati. A tal proposito, Frontier e Aurora ora occupano il secondo e il terzo posto della classifica TOP500. In tale contesto, El Capitan, posizionatosi al primo posto, rappresenta un traguardo straordinario. A beneficiarne è proprio il contesto dell’informatica ad alte prestazioni. Con il raggiungimento di tali traguardi, il nuovo supercomputer è in grado di confermare anche il primato tecnologico degli Stati Uniti nel campo dei supercomputer. Con lo sviluppo di tecnologie avanzate come questa è possibile assistere a continue evoluzioni per l’intero settore tecnologico e i suoi principali esponenti.