Il 2025 potrebbe essere l’anno buono per l’idea del pieghevole a conchiglia economico di Samsung: secondo Ross Young di DSCC, il colosso sudcoreano rilascerà un Galaxy Z Flip7 FE nei prossimi mesi. A malincuore i dettagli per ora sono estremamente scarsi: l’unico aspetto su cui la fonte sembra ragionevolmente certa è che il display sarà lo stesso del Galaxy Z Flip 7 regolare, mentre le fotocamere e il SoC potrebbero essere diversi, ma è certamente una considerazione ovvia, dato che da qualche parte Samsung dovrà pur tagliare i costi per proporre uno smartphone più economico.
Nello specifico
Ecco altri due dettagli quantomeno più papabili, anche se non direttamente collegati al Flip: non vedremo una versione FE anche del pieghevole a libro Z Fold7, e continuerà a esserci anche l’anno prossimo una versione “SE” sempre di Z Fold7. Molti avevano ipotizzato a riguardo che nel 2025 Samsung avrebbe trasportato il design ultra sottile e ottimizzato dello Z Fold SE di quest’anno nel modello principale, criticato proprio perché ormai troppo ingombrante e scomodo rispetto a quanto proposto da concorrenti come Honor o Vivo, e invece pare di no.
Purtroppo non abbiamo spiegazioni o specifici approfondimenti, o anche solo teorie su questa scelta. Ipoteticamente Samsung vuole semplicemente andarci piano e aspettare che il design sia ben rodato, sia da un punto di vista funzionale sia da un punto di vista di costi e produzione, prima di implementarlo su un dispositivo globale con volumi di vendita nettamente più alti.
L’idea di un pieghevole a conchiglia più economico non è una novità assoluta, anzi: La Motorola la porta avanti con i suoi RAZR già da un paio di generazioni, ma il fatto di essere economico continua ad essere molto relativo e mascherato. Il RAZR 50, per esempio, usciva al day one a 899€, con una scheda tecnica che su uno smartphone con formato standard sarebbe stata difficile da giustificare anche a metà del prezzo. È chiaro che il paragone è ingiusto , dato che un flip phone, dopotutto, non è uno smartphone normale; il punto è che il divario è ancora molto alto. Seguiranno sviluppi