Pirateria e IPTV, l'AD della Serie A: pagando tutti, si pagherebbe meno

Uno dei temi più ricorrenti nel mondo della TV e non solo riguarda certamente lo streaming pirata e la pirateria in generale. Le IPTV con contenuti illegali stanno continuando ad avere la meglio sui contenuti legittimi ed è per questo motivo che i vertici intervengono di continuo cercando di trovare una soluzione.

Allo Stadio Olimpico di Roma si è tenuto il Social Football Summit. Qui i presenti hanno potuto trovare Luigi De Siervo, attuale AD della Lega Serie A. Il manager ha affrontato un tema molto particolare e anche scomodo quale la pirateria. Stando a quanto riportato, ogni anno il “pezzotto” porta i club italiani a perdere circa 300 milioni di euro. Si tratta di risorse che potrebbero essere utilizzate per rafforzare le squadre e migliorare il sistema sportivo.

De Siervo non usa mezzi termini: “Rubare una partita è grave quanto qualsiasi altro furto. È una questione di percezione sociale”. La sua preoccupazione principale è che molti tifosi non si rendano conto del danno che stanno causando, non solo al calcio ma anche alla società in generale. Secondo l’AD, la pirateria alimenta un sistema criminale che ha ripercussioni ben oltre il mondo dello sport.

Educare per combattere la pirateria

Una delle chiavi per affrontare il problema è l’educazione. Il commissario dell’Agcom Massimiliano Capitanio ha annunciato l’introduzione di un patentino digitale. Si tratta di un percorso formativo di dieci ore rivolto agli studenti. Si partirà  già dalle scuole elementari. In questo modo i più giovani potranno imparare l’importanza di usare le tecnologie in modo responsabile.

Sul fronte delle sanzioni, si parte da 150 euro di multa per chi viene scoperto a usare contenuti piratati, fino a 5.000 euroin caso di recidiva.

De Siervo ha chiuso il suo intervento con un pensiero che, seppur semplice, merita di essere ascoltato: Se tutti pagassimo, pagheremmo tutti meno.

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