Sole in immagini mai viste: il Solar Orbiter e le foto in altissima definizione

Di certo la stella più luminosa, e soprattutto calda in assoluto, è il Sole. Grazie all’ultima missione Solar Orbiter, progetto portato avanti da NASA e ESA, l’omonima sonda ha catturato delle immagini impressionanti. Queste hanno rivelato l’atmosfera del Sole e anche la sua superficie, il tutto con una risoluzione altissima mai utilizzata prima.

Il Sole come non lo avete mai visto: le immagini sono eccezionali

Come si può vedere a partire da qui in alto, sono state raccolte delle immagini incredibiliusando il Polarimetric and Helioseismic Imager e l’Extreme Ultraviolet Imager, meglio conosciuti anche come PHI ed EUI. Queste permettono di guardare molto da vicino la fotosfera solare. Per chi non sa di cosa stiamo parlando, si tratta del “guscio” visibile del Sole. Dando uno sguardo alle immagini, questo si mostra come se fosse un enorme specchio d’acqua, un mare, in ebollizione di plasma incandescente.

Si possono distinguere dettagli affascinanti come le macchie solari, regioni scure e più fredde in cui il campo magnetico del Sole è particolarmente intenso. Queste zone impediscono il normale trasporto di calore verso la superficie, dando origine a fenomeni unici.

Le immagini di EUI, invece, si concentrano sulla corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera solare. Qui il plasma segue le linee del campo magnetico, creando archi luminosi che spesso collegano le diverse macchie solari. Il contrasto tra la fotosfera e la corona evidenzia l’interazione complessa e affascinante tra i flussi di plasma

e le forze magnetiche.

Come sono state ottenute le immagini

Per realizzare questi mosaici straordinari, Solar Orbiter ha raccolto 25 immagini per ogni strumento, ruotando e inclinando la sua posizione rispetto al Sole per coprire l’intera superficie. Il risultato è un disco solare di quasi 8000 pixel di diametro, una vera finestra sulle dinamiche solari.

Daniel Müller, responsabile scientifico della missione, ha commentato: “Queste immagini non solo sono esteticamente straordinarie, ma anche fondamentali per comprendere meglio il campo magnetico del Sole e il suo ruolo nei fenomeni solari.”

Il futuro dunque si dimostra molto promettente per quanto riguarda le varie ricerche e missioni riguardanti il Sole. Allo stesso tempo non c’è da preoccuparsi: la sonda Solar Orbiter continuerà con il suo lavoro e invierà nuove immagini ad alta risoluzione con una frequenza pari a due volte per ogni anno. Sarà proprio questo che permetterà agli scienziati il monitoraggio di ogni cambiamento della superficie della stella, fornendo dettagli molto importanti per i suoi studi.

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Pubblicato da
Felice Galluccio