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Kairos Power ottiene il via libera per i reattori nucleari a Oak Ridge

Kairos Power, una startup che sviluppa reattori nucleari di nuova generazione, ha recentemente ottenuto un importante via libera dalla Nuclear Regulatory Commission (NRC) degli Stati Uniti, che ha approvato la costruzione di due reattori sperimentali a Oak Ridge, nel Tennessee. Questo traguardo è particolarmente significativo per Google, che ha siglato un accordo con Kairos per la fornitura di 500 megawatt di elettricità destinati ai suoi data center, con l’obiettivo di avviare la produzione nel 2030.

 

Il futuro dell’energia pulita con i reattori di Kairos per Google

I reattori Hermes 2, che saranno costruiti a Oak Ridge, rappresentano una versione in scala ridotta dei modelli che Kairos intende sviluppare per Google. Questi reattori, raffreddati a sali fusi di fluoruro ad alta temperatura, saranno in grado di produrre 35 megawatt di calore ciascuno, collegati a turbine da 20 megawatt per generare elettricità. L’obiettivo di Kairos è integrare questi impianti nella rete elettrica, contribuendo così alla produzione di energia pulita.

Una delle principali innovazioni di questi reattori riguarda il combustibile

, costituito da uranio rivestito in gusci di carbonio e ceramica, che offre una maggiore sicurezza in caso di incidente. Inoltre, il raffreddamento avviene tramite sali fusi invece che con acqua. Questo approccio ha il vantaggio di ridurre i rischi legati a un eventuale guasto dei sistemi di pompaggio, grazie ai sali che hanno punti di ebollizione molto elevati, permettendo al refrigerante di fluire a bassa pressione.

I reattori di Kairos appartengono alla categoria dei reattori di “Generazione IV“, una classificazione che indica tecnologie nucleari avanzate, sostenuta da agenzie nucleari internazionali. Dopo anni di perfezionamento, Kairos ha ricevuto un finanziamento di 303 milioni di dollari dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, e ora l’approvazione della NRC segna una tappa fondamentale. Nonostante il tempo rimanente prima della scadenza del 2030, l’industria dell’energia nucleare guarda con interesse a questi sviluppi, poiché potrebbero rappresentare un passo importante nella transizione energetica e nella lotta ai cambiamenti climatici.

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Pubblicato da
Margherita Zichella