News

Sherco Solar: un passo verso l’addio al carbone nel Minnesota

Negli Stati Uniti, mentre il dibattito sul futuro energetico resta acceso, arriva una buona notizia per chi spera in un mondo più sostenibile: Sherco Solar, uno dei parchi solari più grandi del Paese, è stato finalmente attivato. Siamo in Minnesota, sul sito che una volta ospitava la Sherburne County Generating Station, una delle centrali a carbone più importanti dello stato. È un segnale chiaro: Xcel Energy, che gestisce il progetto, punta a dire addio al carbone e abbracciare l’energia pulita.

 

Sherco Solar, la nuova vita della centrale a carbone

Sherco Solar non è solo un progetto ambizioso, ma una vera e propria rivoluzione per l’Alto Midwest. Quando sarà completato, avrà una capacità totale di 710 MW, sufficiente a fornire elettricità a circa 150.000 case. Per ora, con la prima fase già attiva, l’impianto produce 220 MW, dimostrando che energia solare e competitività economica possono andare a braccetto. Le altre due fasi del progetto, previste per il 2025 e il 2026, porteranno Sherco Solar a pieno regime, sostituendo gradualmente l’energia generata dal carbone.

Ciò che rende questo parco solare davvero speciale è la sua convenienza. Xcel Energy

ha investito 1,1 miliardi di dollari, ma grazie agli incentivi fiscali federali, i costi verranno ridotti di circa 480 milioni. E la cosa migliore? Questi risparmi verranno trasferiti ai clienti. Insomma, non solo un impianto enorme, ma anche uno dei più economici della rete. Un altro vantaggio? Le infrastrutture già presenti per la vecchia centrale a carbone permettono di risparmiare tempo e denaro, accelerando la transizione.

Sherco Solar sta anche creando nuove opportunità per la comunità locale. Si parla di 400 posti di lavoro durante la costruzione e altri 12 per la gestione e manutenzione del parco, con un impatto economico positivo stimato in 350 milioni di dollari. Xcel Energy, inoltre, non si ferma qui: ha in programma di integrare batterie per lo stoccaggio dell’energia e di espandere l’impianto di altri 200 MW. E per chi lavorava nella centrale a carbone? Nessun abbandono: l’azienda ha garantito la possibilità di ricollocarsi all’interno del nuovo progetto. Una transizione che sembra davvero un passo avanti per tutti.

Condividi
Pubblicato da
Margherita Zichella