Un elemento distintivo di tale funzionalità è l’attenzione alla privacy. Le trascrizioni vengono elaborate direttamente sul dispositivo dell’utente. Evitando così qualsiasi scambio di dati con i server di WhatsApp o Meta. Ciò garantisce che né l’azienda né altri soggetti possano accedere ai messaggi vocali o alle loro trascrizioni. Mantenendo così il tradizionale standard di sicurezza dell’app. L’intero processo avviene localmente sullo smartphone. Ciò utilizzando le risorse del dispositivo per trasformare l’audio in testo.
Il rilascio della funzionalità ha avuto inizio. Quest’ultimo però sarà graduale. Inoltre, dipenderà dalla lingua e dalla version utilizzata. Attualmente, gli utenti iOS
hanno un vantaggio significativo. In tal caso è presente il supporto per 20 lingue. Tra cui italiano, spagnolo, inglese, cinese e francese. Per gli utenti Android, invece, le lingue disponibili sono ancora limitate. Ovvero inglese, spagnolo, russo e portoghese. WhatsApp ha comunque confermato che altre lingue saranno aggiunte. Per attivare la trascrizione, è necessario aggiornare l’app all’ultima versione. Inoltre, bisogna abilitare la funzione dalle impostazioni.È importante sottolineare che ci sono anche dei limiti. Potrebbero verificarsi imprecisioni dovute a rumori di fondo, cattiva qualità dell’audio o se la lingua del messaggio vocale non corrisponde a quella impostata per la trascrizione.
Allo stesso tempo, WhatsApp sta lavorando per migliorare l’interazione tra utenti e aziende. Si stanno testando strumenti per consentire di segnalare il proprio interesse o disinteresse verso specifiche comunicazioni aziendali, rendendo il rapporto con WhatsApp Business più personalizzato e meno invadente. Tali cambiamenti riflettono l’impegno dell’app nel rispondere alle esigenze degli utenti, migliorando continuamente la loro esperienza.