La notizia è stata presentata online con un pop-up sul sito di QuAS, la Cassa Assistenza Sanitaria Quadri. Quest’ultima si occupa di prestare assistenza sanitaria integrativa ai lavoratori. Secondo quanto riportato, sembra che i dati gestiti da INPS Servizi per QuAS riguardano esclusivamente i totali dei contributi aziendali, senza dettagli sui singoli iscritti. È utile sottolineare che l’attacco non ha portato conseguenze dirette sui sistemi di QuAS. Quest’ultima ha comunque avvisato tempestivamente il Garante
per la protezione dei dati personali. Adempiendo così agli obblighi normativi a tutela degli iscritti.Non è ancora chiaro il metodo utilizzato per portare avanti l’attacco ransomware. Inoltre, non è stato fatto riferimento alle informazioni che sono attualmente sotto ricatto. Le informazioni riguardo tale attacco sono ancora incerte. Come anticipato, l’unica comunicazione sull’accaduto proviene da QuAS. Dunque, non è possibile stabilire le dinamiche precise, le informazioni coinvolte e le motivazioni dell’attacco.
Riguardo quanto accaduto, si è espresso l’esperto di cybersicurezza Edoardo Limone. Quest’ultimo ha dichiarato che l’attacco potrebbe essere opera del collettivo Lynx. Al momento però è importante ricordare si tratta solo di ipotesi. Non sono ancora arrivate conferme definitive. Dunque, è necessario attendere dichiarazioni ufficiali da parte dei soggetti coinvolti. La vicenda solleva interrogativi sulle misure di sicurezza adottate da INPS Servizi e sulle tempistiche di comunicazione agli enti competenti. Nel frattempo, l’accesso al sito web dell’azienda resta bloccato.