Le conseguenze di tale esposizione sono molteplici. Innanzitutto, la disponibilità sul dark web delle informazioni consente a malintenzionati di effettuare transazioni non autorizzate. Oltre che clonare le carte senza particolari difficoltà. Inoltre, aumenta la vulnerabilità a truffe più complesse. Come ad esempio il SIM swapping, che permette di intercettare i codici OTP. O anche il phishing, volto a carpire ulteriori informazioni personali per furti d’identità.
Le banche moderne adottano strumenti di sicurezza avanzati
, come l’autenticazione a due fattori, per mitigare tali rischi. Eppure, l’efficacia di tali misure è limitata quando le informazioni sensibili sono già in mano ai criminali attraverso il dark web.Come procedere se si sospetta che i propri dati siano stati compromessi? Gli individui in questione, per accertarsi di tale rischio, devono monitorare i movimenti bancari. Se si individuano interventi sospetti è necessario segnalarli subito. A questo punto è necessario procedere bloccando le carte compromesse e stabilire limiti ai pagamenti. Tali interventi possono prevenire ulteriori danni. Infine, è utile contattare la propria banca per ricevere supporto e valutare soluzioni alternative. Come, ad esempio, il rilascio di una nuova carta. Quanto accaduto con il recente data breach evidenzia ancora una volta l’importanza di un approccio consapevole alla sicurezza digitale. Con il nostro mondo che diventa sempre più connesso agire con cautela risulta fondamentale.