La legge di conversione del decreto Salva Infrazioni, recentemente pubblicata in Gazzetta Ufficiale, porta con sé importanti novità per la gestione dei rifiuti elettronici. Il Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE) ha diffuso nuovi chiarimenti rivolti agli operatori della distribuzione, coinvolgendo negozi fisici, rivenditori online, installatori e centri di assistenza tecnica. L’obiettivo è semplificare le procedure per il ritiro e la gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), migliorando l’efficienza del sistema.
La nuova legge di conversione del decreto Salva Infrazioni
Secondo la normativa, i negozi che vendono dispositivi elettrici ed elettronici sono obbligati a ritirare gratuitamente il vecchio dispositivo al momento della vendita di uno nuovo equivalente, secondo la modalità “uno contro uno“. Inoltre, nei punti vendita di maggiori dimensioni, i consumatori possono consegnare gratuitamente piccoli rifiuti elettronici anche senza dover effettuare un acquisto, seguendo la modalità “uno contro zero“.
Le disposizioni introducono semplificazioni burocratiche significative. Tra queste, l’eliminazione dell’obbligo di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali per i rivenditori e i soggetti terzi incaricati della gestione dei rifiuti. Rimane, tuttavia, necessaria l’iscrizione al Centro di Coordinamento RAEE per accedere alle modalità semplificate di deposito preliminare alla raccolta. In caso contrario, non sarà possibile usufruire di queste agevolazioni.
I consumatori devono essere informati chiaramente e in modo immediato sulla gratuità del ritiro dei RAEE. Questo può avvenire attraverso avvisi nei punti vendita o comunicazioni online, per garantire la massima trasparenza. Per chi si avvale del servizio di ritiro offerto direttamente dal CdC, viene eliminato l’obbligo di inviare la comunicazione annuale sui quantitativi raccolti. Per gli altri depositi preliminari, resta necessario comunicare i dati relativi.
Infine, anche il trasporto dei rifiuti beneficia di procedure più snelle. È sufficiente produrre un documento di trasporto (DDT) che indichi il luogo di produzione, la tipologia di materiale e la destinazione. Questi cambiamenti segnano un passo avanti per agevolare la gestione dei rifiuti elettronici, promuovendo un sistema più sostenibile ed efficiente.