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Windows 11: ecco la prima build con Recall sui PC Copilot+

Finalmente ci siamo, dopo mesi di Posticipi caratterizzati da numerose controversie Microsoft finalmente rilasciato la prima build di Windows 11 con all’interno la funzione Recall, si tratta di un rilascio dedicato solo agli insider e include anche la funzionalità Click to do, una versione basata su Windows della famosa funzionalità cerchia e cerca che sta diventando sempre più famosa su Android.

Al momento queste funzionalità basate su intelligenza artificiale sono riservate ai laptop Copilot Plus Dotati di un processore in grado di eseguire almeno 40TOPs, tuttavia, nonostante sul mercato stiano iniziando ad arrivare soluzioni medesime anche da parte di Intel e AMD, tali feature sono riservate e compatibili solo con piattaforme Snapdragon X Elite e Plus, sebbene stando a quanto dichiarato da Microsoft questa esclusiva temporale non dovrebbe durare ancora per molto.

 

L’arrivo dopo tante controversie

La funzionalità in questione è stata presentata la scorsa primavera da Microsoft come una sorta di memoria umana del pc, l’idea alla base era quella di interrogare il sistema operativo utilizzando linguaggio naturale sulle proprie attività svolte in passato nella propria postazione, in parole povere si trattava di un sistema di ricerca molto avanzato in grado di ricordarsi le nostre azioni ad ogni livello, il principio di funzionamento era in realtà anche abbastanza semplice dal momento che l’intelligenza artificiale acquisiva screenshot costanti delle nostre attività

per poi navigare all’interno di questi ultimi e riconoscere le informazioni a noi utili.

Tutto ciò ha scatenato numerosi dibattiti in merito alla privacy dell’utente che però Microsoft ha sempre cercato di sedare, sottolineando come le immagini e i dati non fuoriuscissero mai dal pc, restando sempre comunque al suo interno e offline.

A quanto pare, dopo tantissimi dibattiti, finalmente la funzionalità è riuscita ad arrivare nelle mani degli utenti all’interno del canale Insider per godere di tutta la fase di test necessaria per un rilascio globale in un secondo momento, probabilmente Microsoft avrà lavorato a dei miglioramenti in termini di privacy e sicurezza di questa funzionalità al punto da consentire la fase di test iniziale per valutare poi un rilascio su larga scala.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve