Corning sta attraversando un periodo alquanto complesso. Per la Commissione Europea ha violato l’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. Nello specifico, viene fatto riferimento ad alcune pratiche anticoncorrenziali adottate da Corning. Secondo quanto emerso sembra che Corning potrebbe aver abusato della sua posizione dominante nel mercato dei vetri Alkali-AS Glass. Per risolvere tale questione in tempi brevi, l’azienda ha proposto un accordo per porre fine all’indagine.
Corning risponde alle accuse con un accordo
Se quanto dichiarato venisse confermato, l’azienda potrebbe ricevere sanzioni importanti. Gli interventi proposti da Corning si articolano in diverse misure. Il loro scopo è promuovere la concorrenza. Oltre che garantire una maggiore libertà contrattuale per i clienti. In particolare, l’azienda si impegna a rinunciare alle clausole di esclusiva nei contratti con OEM (produttori di apparecchiature originali). Così come con i rifinitori nello Spazio Economico Europeo (SEE).
Inoltre, Corning consentirà ai rifinitori di scegliere liberamente le quantità di materiali di copertura che desiderano acquistare. Tra cui NAS Glass, LAS Glass e Clear Glass Ceramics. Le rivendicazioni da parte di Corning saranno limitate esclusivamente a violazioni di brevetti, escludendo eventuali dispute legate ai contratti. Infine, l’azienda si impegna a informare chiaramente OEM e rifinitori sugli impegni presi. Ciò attraverso comunicazioni in inglese e mandarino, garantendo trasparenza.
Gli stakeholder avranno sei settimane di tempo per esprimere le loro osservazioni sulla proposta. Ciò dopo la pubblicazione ufficiale degli impegni sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Se gli impegni saranno accettati, la Commissione potrà adottare uno specifico intervento per renderli giuridicamente vincolanti. Ciò significa che, in caso di inadempienza, Corning potrebbe incorrere in una sanzione pari al 10% del suo fatturato globale.
Tale proposta rappresenta un passo importante per evitare un conflitto legale prolungato e per ristabilire una concorrenza più equa nel mercato dei vetri protettivi. Quest’ultimo è particolarmente rilevante nel settore tecnologico degli smartphone.