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GameStop lascia definitivamente l’Italia?

GameStop è al centro di una fase di profonda trasformazione in Italia. L’8 novembre è stata ufficializzata la cessione di GameStop Italy Srl a Cidiverte. Tale passaggio segna una svolta significativa nel panorama del gaming retail. Ciò conferma l’intenzione di Cidiverte di rafforzare la propria presenza sia fisica sia online. A tal proposito, l’azienda prosegue con la sua strategia di espansione, integrando i negozi GameStop nella rete di Gamelife. Ma cosa cambia per gli utenti?

GameStop sostituito con Gamelife?

Per i prossimi sei mesi, non ci saranno cambiamenti immediati per i clienti. Ciò significa che gli store continueranno a operare con il marchio GameStop. Il tutto mantenendo inalterata la loro offerta e i servizi abituali. Al termine di tale periodo di transizione gli store assumeranno una nuova identità, trasformandosi ufficialmente in punti vendita Gamelife. Si tratta di un’evoluzione che punta a mantenere una presenza capillare sul territorio. Il tutto sfruttando la sinergia tra la rete fisica e la crescente piattaforma digitale

della società.

La cessione rappresenta anche un segnale chiaro delle difficoltà incontrate da GameStop a livello globale. A tal proposito, il settore dei videogiochi ha subito una profonda trasformazione. Con un sempre maggiore spostamento dal formato fisico a quello digitale. Tale cambiamento ha ridimensionato il ruolo delle catene retail, rendendo meno sostenibile un modello di business basato principalmente sulla vendita di supporti fisici. A ciò si aggiunge la pressione competitiva di colossi come Amazon, capaci di offrire prezzi competitivi e consegne rapide, elementi difficili da contrastare per una rete di negozi tradizionali.

Per GameStop, la cessione della divisione italiana si inserisce in un più ampio piano di ristrutturazione a livello internazionale. Nel frattempo, Cidiverte assume un ruolo sempre più centrale nel mercato italiano. Suddette strategie saranno fondamentali in relazione ad un settore in continua evoluzione. Ciò mantenendo il contatto con un pubblico che, pur orientandosi sempre più al digitale, non ha del tutto abbandonato il fascino del retail tradizionale.

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Pubblicato da
Margareth Galletta