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iPhone 17: il modulo fotografico avrà una grande assenza

Il prossimo anno sarà ovviamente l’anno di iPhone 17, Apple sta già lavorando ai suoi nuovi modelli che come di consuetudine saranno composti da quattro device di cui due modelli pro, un modello base e un nuovo modello definito Air che andrà a sostituire il modello plus che vende poco, questo nuovo modello Air sarà un modello comunque di livello basso ma caratterizzato da un design rinnovato e soprattutto iper sottile, alcune voci di corridoio parlano addirittura dell’iPhone più sottili di sempre.

 

Qualcosa cambia e non cambia

Ciò di cui vi parliamo oggi però non riguarda il futuro modello nuovo di iPhone 17, bensì i modelli simili ai modelli attuali, sembra infatti che LG, l’azienda che si occupa di produrre i sensori che vengono montati all’interno di iPhone, si stia impegnando a potenziare le proprie fabbriche di produzione, non da un punto di vista quantitativo bensì da un punto di vista qualitativo, sembra infatti che la nota azienda si impegnerà a produrre sensori oltre che di qualità anche tecnologicamente più avanzati, alcuni dei quali sicuramente finiranno all’interno dei futuri modelli di iPhone con Apple che sembra intenzionato a mantenere almeno per questa generazione, il teleobiettivo periscopico Una prerogativa solamente dedicata ai modelli Pro e non ai modelli base i quali riceveranno come upgrade generazionale l’arrivo del display a 120 Hz che in iPhone 15 e in iPhone 16 ha costituito un’assenza pesante

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Dunque per Apple l’upgrade ci sarà ed è quello legato al display di conseguenza non sembra ci siano le intenzioni di lavorare almeno per il momento ad ulteriori miglioramenti dal momento che l’azienda si è vista anche obbligata a pareggiare i professori presenti all’interno dei dispositivi per consentire un corretto funzionamento dell’intelligenza artificiale che come sappiamo già partire da iPhone 16 e presente su tutti i modelli della serie, non rimane che attendere per capire se si tratta di info prive di fondamento o che si tradurranno in realtà.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve