Ora che è di nuovo al potere, Trump non perde tempo e mira alla distruzione di quanto fatto dall'amministrazione Biden per l'energia pulita.

Con il suo ritorno alla Casa Bianca avvenuto da non molto, Donald Trump sta preparando un pacchetto di misure energetiche che mirano a soddisfare le promesse fatte durante la campagna elettorale, soprattutto nei confronti delle lobby dell’Oil&Gas che lo hanno sostenuto economicamente. A pochi mesi dal suo insediamento, previsto per gennaio, il team di transizione sta preparando una serie di documenti che includeranno l’approvazione di nuovi permessi per i progetti di gas naturale liquefatto (GNL) e l’espansione delle aree trivellabili al largo delle coste statunitensi e su terreni federali.

 

Trump contro Biden, una questione anche energetica

Una delle prime azioni che Trump intende intraprendere sarà smantellare la politica energetica pro-rinnovabili fortemente voluta dall’amministrazione Biden, a partire dalla filiera dell’eolico offshore. Il repubblicano intende anche agevolare nuove trivellazioni e le esportazioni di gas e petrolio, con tempi burocratici ridotti per ottenere i permessi necessari. Durante il primo mandato di Trump, infatti, i permessi per le trivellazioni venivano rilasciati in circa 172 giorni, rispetto ai 258 giorni richiesti sotto la presidenza Biden.

Un altro punto cruciale nel piano di Trump riguarda l’oleodotto Keystone, simbolo della divergenza tra le politiche energetiche dei due presidenti. Nonostante l’opposizione di Biden, che aveva annullato il progetto, Trump potrebbe avviare un nuovo iter per l’approvazione, seppur con costi elevati legati all’acquisto delle servitù di passaggio.

Inoltre, Trump intende revocare la sospensione dei permessi per l’esportazione di GNL, che era stata introdotta da Biden nel gennaio 2024. L’amministrazione democratica aveva infatti deciso di bloccare i permessi per valutare l’impatto ambientale del gas naturale liquefatto. Questo stop aveva rallentato importanti progetti come il CP2 di Venture Global e il Commonwealth LNG.

Un’altra priorità per Trump sarà quella di chiedere al Congresso nuovi fondi per ricostituire la riserva petrolifera strategica, che è stata parzialmente svuotata sotto Biden per affrontare l’aumento dei prezzi energetici. 

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