Tutti i giorni chi usa telefoni o computer può essere soggetto a potenziali truffe. Nell’ultimo periodo sono aumentate molto, ecco perché oggi vi parliamo di una truffa che mette in pericolo la sicurezza dei nostri conti correnti. Per riconoscerla è semplice, infatti si tratta di numero chiamante che inizia per +34, ovvero il prefisso della Spagna, anche se di spagnolo questa truffa ha ben poco. Basta utilizzare una numerazione VoIP personalizzata, e il gioco è fatto.
Questa truffa ha un funzionamento analogo, si riceve una chiamata da un numero sconosciuto con prefisso internazionale +34, quando si risponde si sente una voce registrata che propone alla vittima un’offerta di lavoro, consigliandole poi di salvare il numero per proseguire la conversazione su WhatsApp. Una volta che iniziamo la conversazione via social, il truffatore affonda il colpo spiegando alla vittima che per completare la pratica di assunzione sono necessari alcuni dati aggiuntivi, tra cui documenti e coordinate bancarie.
Che tipo di truffa è quella del +34
Questo è riconducibile ad un tipico caso di phishing, truffe di questo tipo purtroppo sono in forte aumento, spinte anche dal sempre più frequente utilizzo dell’intelligenza artificiale. Lo sono anche quelli vocali, noti con il termine vishing, che nella settimana appena conclusa hanno subìto una decisa impennata.
Tra le tecniche più sfruttate c’è proprio quella della finta offerta di lavoro, come nel caso del +34, la vittima viene inizialmente contattata telefonicamente attraverso una voce registrata che, utilizzando tecniche persuasive di social engineering, la invita a trasferirsi su WhatsApp. Poi a quel punto si richiedono agli utenti tutte le proprie credenziali più importanti.
Per non essere vittime di questo tipo di truffe basta seguire poche istruzioni. Dobbiamo soffermarci in primis sulle chiamate provenienti dall’estero, nel caso in cui si senta una voce registrata bisogna riagganciare e non fornire mai i propri dati personali e sensibili, dopodiché bloccare immediatamente il numero chiamante, preferibilmente etichettandolo come spam e utilizzare i filtri anti-spam integrati nel proprio smartphone.