La NASA ha appena svelato una nuova e interessante collaborazione con SpaceX per l’esplorazione di Titano, la più grande luna di Saturno. La missione, che prenderà il nome di Dragonfly, partirà nel luglio 2028 dal Kennedy Space Center in Florida grazie a un contratto da 256,6 milioni di dollari assegnato a SpaceX. Si tratta di un passo importante per l’agenzia spaziale, che ha dato vita a questa missione come parte del suo programma New Frontiers. Dragonfly non è solo un’altra missione nel vasto spazio, ma un progetto che si preannuncia straordinario, sia per la sua concezione che per gli obiettivi ambiziosi che si propone di raggiungere.
La NASA e SpaceX insieme con Dragonfly verso Titano
Il veicolo spaziale che verrà utilizzato ha delle dimensioni simili a un rover marziano, ma sarà alimentato da energia nucleare e progettato per volare come un drone. Questa tecnologia gli permetterà di esplorare la superficie di Titano, una luna che affascina gli scienziati per la sua atmosfera densa e i suoi laghi di metano ed etano liquidi. Dragonfly avrà il compito di analizzare la composizione della superficie di Titano, concentrandosi in particolare sulla chimica prebiotica, ovvero su come composti ricchi di carbonio e acqua possano aver interagito nel passato. L’idea è cercare tracce di vita passata, un sogno che da sempre alimenta la curiosità degli scienziati.
La missione durerà circa sei anni, con il veicolo spaziale che impiegherà questo tempo per arrivare alla luna di Saturno, dove rimarrà per due anni e mezzo, esplorando diversi siti. L’importanza di questo progetto non si ferma però alla sua tecnologia. Dragonfly rappresenta anche un altro traguardo nella sempre più forte collaborazione tra la NASA e SpaceX, che sta assumendo un ruolo centrale nelle missioni spaziali oltre l’orbita terrestre. Non solo Dragonfly, ma anche la missione Artemis III, che prevede il ritorno dell’uomo sulla Luna nel 2026, vedrà SpaceX protagonista con un lander derivato dal razzo Starship. E l’azienda di Elon Musk ha anche annunciato piani ambiziosi per lanciare 25 razzi all’anno a partire dal 2025, un ritmo che potrebbe segnare una nuova era nell’esplorazione spaziale.