Il Kirin 9020 si distingue per un’architettura a dodici core. Quest’ultimi saranno suddivisi in tre cluster. Lo scopo è bilanciare tra prestazioni ed efficienza energetica. I due core più potenti sono in grado di raggiungere una frequenza massima pari a 2,5 GHz. Quest’ultimi ottimizzati per le operazioni più impegnative. Mentre sei core intermedi operano a 2,1 GHz, offrendo un supporto stabile. Infine, quattro core a basso consumo arrivano a 1,6 GHz
, concentrandosi sull’efficienza energetica per attività meno esigenti. Una particolare caratteristica del processore riguarda il supporto all’hyperthreading. Quest’ultimo consente di avere due core logici su ogni core fisico nei cluster più performanti. Tale approccio, già visto nel Kirin 9010, potrebbe far sì che il nuovo chip mantenga una struttura base a otto core. Con un incremento delle capacità multitasking grazie all’hyperthreading.Huawei ha affermato che il Kirin 9020 offre un incremento di prestazioni fino al 40% rispetto al suo predecessore. Eppure, sembra che non tutti i modelli della gamma Mate 70 beneficeranno di tale innovazione. Secondo le speculazioni, il processore sarà esclusivo delle varianti più avanzate. Come, ad esempio, il Mate 70 Pro. Pro Plus e RS Ultimate. Mentre la versione base potrebbe presentare il precedente Kirin 9010. Tali dettagli evidenziano l’impegno di Huawei nel consolidare la propria posizione tra i produttori di smartphone di fascia alta in tutto il mondo.