Secondo il rapporto sono 100 aziende del settore che hanno investito importanti somme di denaro nel 2023. Nello specifico, l’investimento è pari a 2,2miliardi di euro complessivi. Un valore che è stato ripartito tra decarbonizzazione (1,1 miliardi) e digitalizzazione (589 milioni). Oltre che economia circolare (535 milioni). Tali investimenti testimoniano l’impegno crescente delle aziende “green” verso obiettivi di sostenibilità ambientale. Insieme a quelli per l’efficienza tecnologica. Il rapporto stima un valore aggiunto distribuito pari a 14,6 miliardi di euro, che beneficia in diversa misura aziende, personale, pubbliche amministrazioni, azionisti, finanziatori e comunità.
La decarbonizzazione rappresenta il principale focus del settore. Mentre la maggior parte delle risorse è stata destinata allo sviluppo di energie rinnovabili
(81%). A cui si vanno ad aggiungere anche i mezzi a basso impatto ambientale(27%). Grazie a tali iniziative, la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili ha raggiunto il 73%.Anche la digitalizzazione ha visto un significativo aumento di risorse (+40%). Le reti idriche risultano distrettualizzate al 38%, favorendo una migliore gestione delle risorse. Mentre i contatori intelligenti del gas ricoprono il 68%. Tali dati evidenziano il crescente utilizzo di tecnologie innovative per ottimizzare l’efficienza operativa delle aziende green.
Gli investimenti in economia circolare, pur crescendo meno (+3,1%), hanno contribuito a risultati notevoli. Il 96% dei rifiuti viene riciclato e il 92% dei fanghi di depurazione è riutilizzato o recuperato. Suddetti numeri sottolineano l’importanza di ridurre gli sprechi e massimizzare il riuso delle risorse.
Secondo quanto evidenziato, le aziende green italiane stanno compiendo progressi importanti. Eppure, la sfida rimane ambiziosa. A tal proposito, è fondamentale procedere con un monitoraggio costante al fine di assicurare un impatto positivo.