Cina: nasce il robot-gatto per esplorare lo spazio

Un gruppo di ricercatori cinesi dell’Harbin Institute of Technology ha sviluppato un robot che si ispira alla capacità dei gatti di atterrare stabilmente sulle zampe. Questo dispositivo potrebbe rappresentare una svolta nell’esplorazione degli asteroidi, grazie alla sua capacità di muoversi agilmente in ambienti a bassa gravità.

Come funziona il robot gatto nato in Cina

Cina: nasce il robot-gatto per esplorare lo spazio

Il robot utilizza un sistema di intelligenza artificiale basato sull’apprendimento per rinforzo, un approccio che gli permette di adattare la propria postura durante i salti. Grazie a un controllo “model-free” – privo di hardware pesante – il dispositivo coordina le sue quattro “zampe” per stabilizzarsi in aria e correggere eventuali deviazioni. Nei test, il robot ha dimostrato di riuscire a ruotare fino a 90 gradi per orientarsi verso una nuova direzione e stabilizzarsi in pochi secondi.

Sfide superate e simulazioni avanzate

Le superfici degli asteroidi presentano difficoltà uniche. La gravità, estremamente ridotta rispetto a quella terrestre, rende i rover tradizionali inefficaci. Inoltre, i salti lunghi espongono i robot al rischio di spin incontrollati o di rimbalzi fuori dal corpo celeste. L’unico modo per riuscire a scongiurare queste problematiche affrontandole, era costruire una piattaforma utile per simulare la microgravità.

Sono stati dunque utilizzati dei cuscinetti ad aria necessari per ridurre l’attrito. Proprio in seguito a questi test, è arrivato il via libera: il sistema è il risultato dunque efficace.

Un’invenzione per il futuro spaziale della Cina

L’arrivo del nuovo robot cambia le carte in tavola. Tutte le missioni spaziali potranno assumere un carattere diverso con l’utilizzo del robot gatto cinese. Con queste innovazioni basate su tecnologie di altissimo livello e soprattutto sul test molto rigidi, le missioni di esplorazione potrebbero conferire ai ricercatori molti più spunti.

L’innovazione cinese segna un passo importante verso il futuro dell’esplorazione spaziale, dimostrando come l’ispirazione dalla natura possa guidare soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Chissà se ora anche le altre nazioni cercheranno di fare qualcosa del genere, anche se nulla preclude l’idea che l’abbiano già fatto in segreto.

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