La Cina sta rapidamente emergendo come protagonista nel campo dell’esplorazione spaziale, affiancandosi a paesi come gli Stati Uniti, e recentemente ha annunciato lo sviluppo di una tecnologia innovativa destinata a rivoluzionare la ricerca su corpi celesti remoti. Un team di ricercatori dell’Harbin Institute of Technology ha infatti progettato un robot quadrupede capace di saltare e atterrare con precisione su superfici a bassa gravità, come quelle degli asteroidi. Ispirato alla grazia felina, questo robot, definito un “gatto-robot“, potrebbe fornire un nuovo approccio per esplorare i corpi celesti più piccoli del nostro sistema solare.
La conquista dello spazio con il gatto-robot cinese
A differenza dei rover tradizionali, che in ambienti di gravità ridotta rischiano di perdere stabilità, questo robot sfrutta un sistema di “apprendimento per rinforzo“, che consente all’intelligenza artificiale di bordo di coordinare i movimenti delle sue quattro zampe. In pratica, l’AI è in grado di correggere la postura del robot durante il salto, stabilizzando l’atterraggio e adattandosi ai cambiamenti di posizione per il salto successivo, proprio come farebbe un gatto.
La sfida per il team di ricercatori non è stata semplice. In ambienti con bassa gravità, come quelli degli asteroidi, ogni salto può durare fino a 10 secondi, un periodo in cui piccoli squilibri nei movimenti possono compromettere il controllo del robot. Per perfezionare i suoi movimenti, i ricercatori hanno utilizzato simulazioni virtuali e una piattaforma di microgravità che ricreava le condizioni degli asteroidi. Dopo intense ore di addestramento, il robot ha imparato a correggere rapidamente la sua inclinazione e a stabilizzare i salti.
Questa tecnologia apre nuove opportunità per l’esplorazione spaziale, in particolare per l’indagine degli asteroidi, considerati preziosi “fossili” del sistema solare. La possibilità di raccogliere dati scientifici da questi corpi celesti, ricchi di risorse come il platino, potrebbe fornire informazioni fondamentali sulle origini del nostro sistema solare e facilitare future missioni di estrazione mineraria. Con un robot così agile e autonomo, la Cina si prepara a esplorare l’universo con un approccio sempre più sofisticato.