A quanto pare per il colosso della tecnologia Intel sono in arrivo brutte notizie sembra infatti che il governo degli Stati Uniti abbia ridotto di oltre 600 milioni di dollari il finanziamento destinato all’azienda legato al chips act, i fondi in questione dunque passeranno dai precedenti 8,5 miliardi ai 7,85 miliardi calcolati attualmente, si tratta di una decisione presa dal Dipartimento del commercio in seguito all’assegnazione di un contratto militare da 3 miliardi di dollari sempre presso Intel.
Si tratta però di un colpo abbastanza importante per Intel dal momento che arriva in un momento delicato per l’azienda che negli ultimi periodi ha registrato la sua più grande perdita trimestrale di sempre, dinamica che la obbligata a procedere con 15.000 licenziamenti, la situazione dunque ha sollevato parecchia preoccupazione all’interno delle fila dei funzionari governativi in merito alla capacità dell’azienda di realizzare gli obiettivi previsti dal decreto Chips Act, lanciato dall’amministrazione Biden per poter rilanciare la produzione dei semiconduttori all’interno dei confini americani.
Nonostante il taglio avvenuto Intel comunque riceverà almeno 1 miliardo di dollari di finanziamenti per la fine di questo 2024
, ciononostante ha deciso di rivedere i propri piani di investimento, prevedendo di investire 90 miliardi di dollari in America entro 2030 invece dei 100 miliardi previsti per i prossimi cinque anni.Nonostante tutto, però, il Dipartimento del commercio degli Stati Uniti è confermato che l’azienda rimane in linea con l’obiettivo prefissato di investire 100 miliardi di dollari, all’interno di quattro Stati americani si dividono i restanti dieci miliardi, abbiamo infatti l’Arizona 3,94 miliardi, L’Oregon con 1,86 miliardi, l’Ohio con 1,5 miliardi e new Mexico con 500 milioni.
Queste ratifiche non arrivano a caso, il Dipartimento infatti in previsione del cambio di amministrazione sta procedendo a concludere i vari accordi per vedere finalizzati i suoi finanziamenti, all’inizio del mese infatti TSMC è stata la prima azienda a veder finalizzato il tutto ricevendo 6,6 miliardi di dollari per tre stabilimenti in Arizona, la segretaria al commercio ha infatti esortato le grandi aziende tecnologiche a collaborare con Intel, l’unica produttrice statunitense di chip logici.