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Spotify contro gli hacker: adesso non si può più moddare l’app

Spotify

Stando a quanto si apprende, sembra che Spotify abbia deciso di lanciare il guanto di sfida a tutti gli hacker che moddano l’app. Sappiamo che la pirateria è un problema dilagante, quindi la compagnia ha scelto di fermare l’ondata di utilizzi impropri con il software. Sembra che sia stata disattivata la Spotify Mod, ovvero un’app che è stata usata per piratare gli abbonamenti di Spotify Premium su Android. Ovviamente non è disponibile per iPhone. Da qualche giorno infatti, l’applicazione non funziona più.

Cos’è Spotify Mod e come funziona?

In prima istanza, Spotify Mod è una versione particolare dell’app classica di Spotify per Android. È stata fatta per aggirare i limiti dei piani in abbonamento del servizio di streaming di musica on demand. Sono molti gli utenti che stanno lamentando problemi con il software in questione; non mostra più le playlist e le canzoni salvate, inoltre non riproduce più la musica. Praticamente non serve a nulla ed è chiaro che sia dovuta intervenire Spotify per bloccare gli accessi non autorizzati con questa piattaforma. Sul web sono esplose tante soluzioni alternative ma attenzione: ci sono tanti APK pericolosi contenenti trojan, quindi evitate. Noi consigliamo sempre di utilizzare versioni originali pagando abbonamenti che, anche se costosi, assicurano una certa qualità del servizio.

Non di più, in Italia si può attivare la promozione che permette di Spotify Premium per tre mesi gratuiti o – per i vecchi iscritti – al prezzo speciale di soli 10,99€, IVA inclusa.

Come detto in calce, l’app di Spotify Mod violava i termini di Spotify quindi è lecito vedere chiusa e/o non funzionante il software. Voi utilizzate questa piattaforma o preferite altre servizi? Ci sono tante alternative – tutte a pagamento – differenti per modalità e per chicche software ben precise: pensiamo a Tidal, Amazon Music, Apple Music, Apple Music Classical (per gli amanti della musica classica), YouTube Music e molte altre ancora.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis