DAZN
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C’è stata l’oprazione “Taken Down” poco tempo fa, volta a smantellare una delle più grandi compagnie che codificano IPTV illegali, adesso sembra che il colosso DAZN sia intenzionato a portare a processo tutti i furbetti che hanno utilizzato il servizio in maniera illegale.

Di fatto, pare che DAZN infatti, voglia divenire parte civile in un processo penale con la Procura di Catania volto a chiedere un risarcimento ai creatori del sistema hacker, ma anche, per la prima volta, nella storia, a colpire perfino gli utenti che hanno usufruito del sistema; lo riporta LaRepubblica.

DAZN contro gli utenti che usano le IPTV illegali

Stando a quanto si apprende, gli avvocati di DAZN starebbero già preparando tutti i documenti volti a colpire gli indagati coinvolti nella rete clandestina di servizi illegali. Fra le altre cose, pare che vogliano colpire anche i possessori di criptovalute facenti parte della banda criminale, nonché il denaro contante: si dice che siano stati sequestrati oltre 1,65 milioni di euro. La nota piattaforma di streaming pare che sia intenzionata a dimostrare l’entità del danno subito che pare si attesti a diverse centinaia di milioni di euro. Soltanto in Europa, pare che l’uso illegale abbia comportato alla compagnia una perdita di otlre 22 milioni di utenti.

Come detto, la vera rivoluzione riguarda l’azione legale intrapresa contro chi ha visto le patite di calcio della Seria A, le coppe europee e gli altri eventi senza mai pagare l’abbonamento; in poche parole, la compagnia vuole colpire anche gli ha usato le IPTV illegali, piratate e non solo. Non era mai accaduto prima; di fatto, in base alle regole emerse lo scorso anno, ora anche gli utenti che hanno usato tali servizi possono venir sanzionati e diventare protagonisti di eventuali azioin legali da parte delle piattaforme.

Leggiamo diverse parole dette da persone dello Sport che si sono trovati favorevoli a questa pratica; fra questi citiamo l’AD della Lega Serie A, Luigi De Siervo, che ha detto che “rubare una partita è grave quanto un altro furto”. Andrea Abordi, il ministro dello Sport, ha detto che “chi spende 10 euro per il pezzotto è complice dell’economia criminale“.

DAZN invece ha aggiuto: “Chi vende e compra pirateria lascia tracce in rete indelebili; i clienti saranno quindi sanzionati oltre a poter diventare oggetto di azioni da parte dei titolari dei diritti”.

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