Elon Musk sta per intraprendere una delle sue mosse più ambiziose per espandere ulteriormente il suo impero tecnologico, con l’obiettivo di raccogliere 6 miliardi di dollari per finanziare un nuovo data center di xAI a Memphis. Questo progetto ha come scopo primario quello di potenziare le capacità di guida autonoma di Tesla, una delle sue principali aree di sviluppo. I fondi raccolti, stando a quanto riferito, saranno principalmente utilizzati per acquistare ben 100.000 chip Nvidia, cruciali per migliorare il sistema Full Self-Driving (FSD) di Tesla, ma anche per potenziare altri progetti legati all’intelligenza artificiale nell’ambito di xAI. Questo investimento in risorse hardware avanzate è fondamentale, visto che il settore dell’intelligenza artificiale è diventato altamente competitivo.
Il finanziamento, che vedrà la partecipazione di fondi sovrani del Medio Oriente (per circa 5 miliardi di dollari) e di altri investitori (1 miliardo), porta la valutazione complessiva dell’operazione a ben 50 miliardi di dollari. Musk ha più volte sottolineato come la concorrenza nell’industria dell’AI richieda investimenti consistenti , per rimanere al passo con i giganti del settore. Tesla stessa ha speso oltre un miliardo di dollari in chip avanzati come gli Nvidia H100 e gli AMD Instinct MI300, fondamentali per i suoi sviluppi in ambito AI.
Ma la tempistica di questo annuncio è particolarmente interessante. Musk, infatti, è stato recentemente nominato capo del nuovo Dipartimento per l’Efficienza Governativa nell’amministrazione del presidente eletto Donald Trump, con il compito di snellire la burocrazia e ridurre le spese pubbliche. Questo nuovo ruolo potrebbe avere un impatto significativo anche sulle politiche legate all’intelligenza artificiale, un aspetto che potrebbe andare oltre le sue funzioni iniziali, influenzando le regolazioni del settore negli Stati Uniti.
Nel frattempo, la campagna di Trump ha già manifestato l’intenzione di abrogare l’ordine esecutivo di Biden sull’intelligenza artificiale, visto come troppo restrittivo per lo sviluppo del settore. I Repubblicani, infatti, spingono per una maggiore apertura nelle regolamentazioni, favorendo uno sviluppo dell’AI più libero. Musk, quindi, si trova al centro di un punto cruciale, dove le sue azioni potrebbero influenzare sia l’industria tecnologica che la politica nazionale, aprendo scenari ancora incerti sul futuro dell’intelligenza artificiale.