Le grandi aziende multinazionali Amazon, Fiat e Starbucks, erano finite sotto l'occhio attento della Commissione, ma ne sono uscite pulite.

La Commissione Europea ha chiuso tre indagini importanti che riguardavano Amazon, FIAT e Starbucks, accusate di aver ottenuto vantaggi fiscali illegittimi grazie a specifici accordi con il Lussemburgo e i Paesi Bassi. Questi casi hanno tenuto banco per anni, con l’obiettivo di verificare se le multinazionali avessero beneficiato di aiuti di Stato vietati dalle normative europee. Alla fine, però, la Commissione ha deciso di non procedere oltre, dichiarando che gli accordi fiscali in questione non violano le regole dell’UE.

 

Il problema della tassazione per le multinazionali in UE

Tra i tre, il caso Amazon è stato sicuramente il più discusso. Nel 2017, l’azienda era stata accusata di aver ridotto in maniera ingiusta il proprio carico fiscale utilizzando una società di comodo in Lussemburgo. In pratica, si sosteneva che gran parte dei profitti generati dalle vendite online in Europa fossero stati trasferiti a questa società, evitando così di pagare le tasse dovute. Si parlava di una cifra enorme, 250 milioni di euro, che la Commissione voleva far restituire. Tuttavia, nel 2021 il Tribunale dell’Unione Europea ha ribaltato la situazione, affermando che non c’erano prove sufficienti per dimostrare un vantaggio fiscale illecito. Anche la Corte di Giustizia ha confermato questa decisione nel 2023, chiudendo definitivamente il caso.

Anche FIAT e Starbucks sono state sotto indagine per questioni simili. FIAT era stata accusata di aver ricevuto un trattamento fiscale di favore in Lussemburgo, mentre Starbucks era finita nel mirino per un accordo con i Paesi Bassi. Alla fine, entrambe le multinazionali hanno ottenuto ragione in tribunale, con le corti che hanno dichiarato insufficienti le prove presentate dalla Commissione.

Questi casi mettono in evidenza quanto sia complicato per l’Unione Europea dimostrare che alcuni accordi fiscali costituiscano aiuti di Stato illegali. Nonostante la chiusura delle indagini, il dibattito sulla tassazione delle multinazionali in Europa è tutt’altro che finito. Bruxelles continuerà a lavorare per creare un sistema fiscale più equo e trasparente, evitando che le grandi aziende possano approfittare di trattamenti privilegiati.

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