Per Apple il futuro è ancora incentrato sui chipset costruiti a 3 nanometri; sembra che il colosso di Cupertino stia già decidendo il prossimo step sul fronte della produzione di processori per computer fissi e portatili, tablet e smartphone. Nei prossimi anni infatti, ci aspettiamo di vedere ancora SoC costruiti con un nodo architettonico a 3 nanometri, sembra dal chipmaker taiwanese TSMC. La partnership con questo investitore strategico è più florida che mai e ha permesso, da diversi anni oramai, ad Apple di distaccarsi dal fornitore cardine degli ultimi decenni, Intel. Il sito di The Elec afferma che l’OEM di Tim Cook ha già inoltrato la richiesta di processori a 3 nm per la quinta generazione di Apple Silicon che vedremo, con buona probabilità, a fine 2025 o ad inizio 2026.
Inutile dirlo; per il processo architettonico a 2 nanometri i tempi non sono ancora maturi. Apple infatti, intende portare avanti i SoC a 3 nanometri visto che stanno garantendo risultati impressionanti; pensiamo agli M3 o ai fantastici M4
che stanno letteralmente conquistando il mercato dei PC mobili e desktop. The Elec afferma che, tra le altre cose, i costi di produzione dei chip a 2 nm siano ancora troppo elevati per la mela e per le altre Big Tech Companies.L’M5 sarà un chipset che garantirà processi significativi rispetto all’attuale M4 e si dice che assicurerà una maggiore efficienza termica. Fra le alte cose, la produzione su larga scala pare che sia prevista per la metà del prossimo anno; non sappiamo qunidi se vedremo queste soluzioni entro la fine del 2025 o all’inizio dell’anno successivo. Non di meno, i primi device con M5 che potremmo vedere saranno proprio i MacBook Air o i MacBook Pro aggiornati. Addirittura, Apple potrebbe scegliere di inserire i nuovi SoC anche all’interno della seconda generazione dell’Apple Vision Pro, attesa nei mesi a venire. Dulcis in fundo, si dice che l’azienda voglia adottare questo particolare processore dentro gli stabili della compagnia, precisamente nei data center e nei tool volti allo sviluppo della nuova Apple Intelligence basata su un cloud proprietario.