La transizione ecologica non è un mero obiettivo. Al contrario si tratta di una vera sfida, per l’intera industria europea. La proposta avanzata dall’Italia, insieme a otto Paesi dell’UE, sottolinea l’urgenza di adottare un approccio più flessibile e inclusivo per il settore automobilistico. Il “non-paper” italiano spinge per una revisione del regolamento europeo. Ma soprattutto all’ introduzione del principio di neutralità tecnologica. Questo approccio mira a favorire lo sviluppo di diverse soluzioni innovative. Senza però concentrare tutti gli sforzi esclusivamente sui veicoli elettrici.
Al centro della proposta vi è anche l’esigenza di garantire incentivi stabili e duraturi per i consumatori europei. In Italia, secondo il governo, solo attraverso un sostegno continuativo sarà possibile incentivare l’adozione di tecnologie sostenibili. Ma soprattutto preservare la competitività industriale. Un ulteriore punto critico riguarda l’autonomia nell’approvvigionamento delle materie prime. Ovvero quelle indispensabili per la produzione di batterie. Un elemento fondamentale per ridurre la dipendenza da fornitori esterni e rafforzare l’economia di tutta l’ Europa.
L’introduzione di nuovi limiti di emissione