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Spotify crackato non funziona: i furbetti ora sono senza musica

Spotify ha dichiarato guerra alle versioni non autorizzate della sua app. Alla vigilia del tanto atteso Wrapped, il servizio di streaming musicale ha introdotto modifiche che rendono inutilizzabili le app crackate, come Spotify Mod, un APK per Android che permetteva l’accesso gratuito ai vantaggi Premium.

Ora dunque tutti i furbetti che riuscivano ad usufruire del servizio senza pagare i piani di abbonamento, avranno un gran problema.

Spotify Mod non funziona più, la versione crackata è offline

Spotify Mod consentiva agli utenti di aggirare i costi dell’abbonamento, ma ora chi prova a usarla si trova davanti a playlist vuote e messaggi di errore. Sebbene l’app sembri ancora funzionare, i contenuti non sono più accessibili. Questa mossa di Spotify è il risultato di aggiornamenti alle sue API, pensati per garantire che lo streaming avvenga esclusivamente tramite l’app ufficiale.

Oltre alla violazione dei termini di servizio, che può portare al ban, chi scarica APK di questo tipo corre seri rischi legati alla sicurezza. Molte di queste versioni modificate sono infettate da malware. Per gli utenti in cerca di alternative gratuite, esistono opzioni legittime come YouTube Music

, con pubblicità, o Amazon Music, gratuito per gli abbonati Prime.

Le offerte ufficiali di Spotify, ecco l’elenco completo

Chi vuole rimanere fedele a Spotify ha diverse possibilità:

  • Abbonamento Premium: 10,99 € al mese.
  • Sconto studenti: 5,99 € al mese.
  • Promo nuovi utenti: 3 mesi gratis per chi non ha mai provato Premium, valida fino al 31 dicembre.

Gli utenti tablet e computer, inoltre, possono accedere a tutti i brani, anche se con pubblicità.

Spotify ha fatto una scelta chiara per tutelare il suo modello di business e garantire una piattaforma sicura. Gli irriducibili delle versioni crackate rischiano non solo di essere esclusi dal servizio, ma anche di compromettere la propria privacy. Lotta alla pirateria dunque va avanti anche dal punto di vista musicale e non solo per quanto riguarda lo streaming in TV.

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Pubblicato da
Felice Galluccio