Carlos Tavares si dimette dalla carica di amministratore delegato di Stellantis. L’annuncio ufficiale conferma le voci delle tensioni interne al vertice del gruppo. La decisione drastica arriva in anticipo rispetto alla scadenza naturale del suo mandato. Questa era infatti prevista per il 2026. Secondo fonti interne, il dirigente portoghese avrebbe maturato la scelta a causa di divergenze strategiche con alcuni membri del consiglio. Sarà stata l’unica ragione o c’è altro?
Ciò che ha scaturito le dimissioni, il contesto creato, è particolarmente delicato. Stellantis affronta infatti un calo del 27% dei ricavi nel terzo trimestre del 2024. I ricavi sono poi scesi a 33 miliardi di euro, numero che ha generato polemiche. Anche le consegne sono diminuite del 20% rispetto all’anno scorso. Le percentuali negative evidenziano il livello dei problemi sia in Europa (-17%) sia in Nord America (-36%). L’azienda ha giustificato le difficoltà citando problemi produttivi legati alla transizione verso nuovi modelli e una domanda debole. Le lacune nelle vendite hanno dunque avuto conseguenze gravi. I minori volumi hanno pesato per 9,7 miliardi dei 12 miliardi di ricavi persi. Tavares lascia quindi un gruppo in un clima trasformativo, segnato dalle sfide della mobilità elettrica e dalla complessità delle filiere globali.
La guida futura di Stellantis
Le redini dell’azienda saranno temporaneamente affidate a un comitato interno guidato dal presidente John Elkann, secondo indiscrezioni. La ricerca di un successore definitivo è però già in corso. La scelta sarà decisiva per rilanciare il gruppo e affrontare le sfide che attendono l’industria automobilistica. L’uscita di Tavares non giunge senza preavviso. Due mesi fa Stellantis aveva infatti dichiarato di aver avviato un processo di selezione per il prossimo AD. La rapidità della decisione tuttavia sembra aver sorpreso molti analisti e osservatori del settore.
In un mercato sempre più competitivo, il nuovo leader dovrà affrontare sfide decisive. La transizione verso l’elettrico e la gestione della domanda in calo richiederanno visione strategica e capacità di innovazione. Elkann, simbolo della continuità, ha ribadito l’impegno del gruppo verso una crescita sostenibile e un rafforzamento nei mercati globali. Le dimissioni di Tavares rappresentano un punto di svolta. Stellantis deve ora ridefinire le sue priorità e ritrovare una posizione di forza.