La Francia riduce il budget per promuovere le auto elettriche ed affronta alcune difficoltà di bilancio. Nel 2025, il fondo scenderà da 1,5 miliardi di euro a circa un miliardo, non di poco quindi. Di questa somma, 700 milioni saranno destinati agli incentivi, ma ci saranno anche nuovi criteri che regoleranno le assegnazioni. I restanti 300 milioni saranno poi utilizzati per sostenere i veicoli commerciali elettrici e il leasing sociale. Il Ministero delle Finanze ritiene che, nonostante i tagli, le vendite non subiranno cali significativi. Sarà così davvero?
Il “bonus écologique” cambierà profondamente. Gli incentivi saranno calcolati in base al reddito degli acquirenti e al punteggio ambientale dei veicoli. Quest’ultimo valuterà l’impatto ambientale della produzione di auto e batterie. I modelli incentivabili non potranno superare i 47.000 euro di costo. Anche gli importi degli incentivi saranno ridotti. Essi ora saranno compresi tra 2.000 e 4.000 euro, meno rispetto ai precedenti 4.000-7.000 euro. Il Ministero delle Finanze ritiene che il calo delle sovvenzioni non influirà negativamente sulle vendite. Grazie al calo dei costi di produzione e all’aumento della domanda, i prezzi delle BEV sono diventati più accessibili. In tal modo si riduce anche la necessità di un supporto economico esteso.
Il leasing sociale e prospettive future per le auto elettriche
Il leasing sociale rimarrà intanto un pilastro delle politiche per la mobilità elettrica. Nel 2024, questo strumento ha infatti permesso a 50.000 persone di acquistare auto elettriche i a costi accessibili. Lo Stato ha speso 650 milioni di euro per sostenere il programma, ma le risorse disponibili per il prossimo anno saranno quindi ridotte. Si avranno gli stessi risultati positivi?
Nonostante i tagli, il leasing sociale sarà rinnovato nella seconda metà del 2025. Il Governo riconosce il suo impatto positivo per chi ha redditi bassi. I dettagli del nuovo piano verranno definiti nei prossimi mesi, ma si punta a mantenere l’accessibilità economica per una vasta platea di utenti. La strategia francese cerca di bilanciare sostenibilità ambientale, inclusività sociale e controllo delle spese pubbliche. Ridurre i fondi per le BEV è di certo una sfida considerevole, ma riflette l’impegno a gestire risorse limitate senza abbandonare gli obiettivi climatici.