Google Maps, da anni una delle applicazioni più utilizzate al mondo, introduce una novità che rivoluziona la sua già ampia offerta di servizi. Si tratta dell’integrazione con Waze. Grazie a questa innovazione, i report generati dalla community di Waze saranno visibili anche su GoogleMaps. La nuova funzione, già in fase di sviluppo, permetterà alle persone di ricevere informazioni in tempo reale su posti di blocco, incidenti e ostacoli lungo il percorso. Aumentando così la sicurezza stradale.
Google Maps e Waze: due app, una strategia vincente
L’annuncio era già stato dato da Google nei mesi scorsi. Ma solo di recente si sono visti i primi risultati. A tal proposito, proprio di recente, è stato condiviso su Reddit uno screenshot che mostra un avviso in Google Maps che segnala un posto di blocco della polizia, con un dettaglio. Ovvero la segnalazione proviene da Waze. L’utente ha poi la possibilità di confermare o meno la validità dell’avviso. Migliorando così la precisione delle informazioni. Tale funzione quindi non solo garantisce un’esperienza di guida più sicura, ma rafforza anche il senso di comunità tra gli automobilisti.
La collaborazione tra Google Maps e Waze rappresenta una perfetta unione. Entrambe le piattaforme appartengono al colosso di Mountain View. Anche se hanno identità ben distinte. Waze si distingue per la sua natura collaborativa e per le segnalazioni in tempo reale fornite dagli altri. GoogleMaps, invece, offre una piattaforma completa e versatile, utilizzata non solo per la navigazione, ma anche per trovare luoghi, attività e percorsi a piedi o in bici.
Insomma, l’integrazione delle segnalazioni significa fusione e valorizzazione reciproca. Da un lato, GoogleMaps arricchisce le sue funzionalità con dati aggiornati e utili durante la guida. Dall’altro, Waze beneficia di una maggiore visibilità. In quanto raggiunge potenzialmente una platea molto più ampia grazie ai milioni di utenti di Maps.
Questa novità, ancora in fase di rilascio, potrebbe portare ulteriori sviluppi in futuro. Google non ha fornito dettagli precisi sulla diffusione della funzione. Il suo obiettivo però è ormai chiaro. Ovvero rendere la navigazione digitale sempre più affidabile e intuitiva.