Questa trasformazione dell’energia si basa su impianti di piccole dimensioni, spesso fotovoltaici, adatti alle esigenze locali. Il fotovoltaico ha avuto una crescita notevole, sostenuta da incentivi edilizi e politiche verdi. Gli impianti domestici, in particolare, si sono affermati come motore principale di questa transizione. Cosa significa questa rivoluzione? Da un lato, una maggiore dipendenza dalle fonti rinnovabili. Dall’altro, un sistema più efficiente grazie alla cogenerazione. La piccola generazione è diventata cruciale, coprendo il 95,3% della produzione da rinnovabili. Nonostante il calo dell’idroelettrico, la crescita fotovoltaica ha più che compensato il deficit.
Energia che va verso la sostenibilità
Il 74,2% dell’energia generata distribuita deriva da fonti rinnovabili, un dato superiore alla media nazionale. Nella GD-10 MVA, questa quota sale al 77,1%, segnale di una transizione consolidata. Qual è il ruolo del fotovoltaico? Domina per numero di impianti e potenza installata. Nel 2022, la capacità fotovoltaica distribuita
ha raggiunto 23,1 GW, evidenziando un trend stabile e in espansione. Questo risultato è stato possibile grazie a politiche che hanno incoraggiato imprese e famiglie. Gli incentivi hanno reso il fotovoltaico una soluzione accessibile e vantaggiosa per molti.
La produzione di energia da generazione distribuita continua a crescere, compensando le sfide climatiche e i limiti delle risorse tradizionali. Restano però ancora domande cruciali. Il sistema riuscirà a sostenere questa crescita senza compromettere stabilità e efficienza? Il 2022 dimostra che l’Italia sta compiendo passi significativi verso un futuro energetico più sostenibile. Il sistema sarà tuttavia in grado di sostenere questa crescita e garantire una distribuzione equa ed efficiente dell’energia? La generazione distribuita non è solo una soluzione tecnica ma un simbolo di come la tecnologia e le politiche possono guidare la transizione energetica. Sarà sufficiente per affrontare le sfide future?