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ITU: un terzo del mondo è offline ancora oggi

Il progresso per quanto concerne la tecnologia e le reti Internet è sotto gli occhi di tutti, anche se qualcuno si aspettava passi più rapidi verso il futuro. Allo stesso tempo c’è da constatare che il progresso di cui si parla non ha raggiunto ancora tutte le persone del mondo. Gli ultimi dati evidenziati dal rapporto Facts and Figures 2024 dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) portano a galla una situazione drammatica.

La connessione globale è in crescita avendo raggiunto la cifra di 5,5 miliardi di persone online, ma c’è un problema. Stando a quanto riportato infatti, il divario tra chi è connesso e chi non lo è resta tuttora significativo. In particolare modo la situazione si accentua nelle aree rurali e nei paesi contraddistinti da un basso reddito.

Rete internet nel mondo: il rapporto ITU solleva il problema

I dati che sono stati ufficializzati proprio in questi giorni mettono tutti a conoscenza di una situazione abbastanza grave. I paesi con un alto reddito vedono l’intera popolazione o quasi connessa ad Internet secondo gli standard attuali. Si parla infatti di una percentuale pari al 93%. D’altro canto, nei paesi a basso reddito, la percentuale crolla raggiungendo uno striminzito 27%. Nelle aree rurali infatti il dato si rispecchia perfettamente con solo il 48% delle persone che hanno modo di utilizzare Internet. Si tratta di numeri importanti se si considera che nelle zone urbane invece si arriva agevolmente all’83%. Il rapporto stima che 1,8 miliardi

di coloro che sono offline vivano in regioni rurali, spesso prive di infrastrutture adeguate.

Il divario di genere e generazionale sottolineato da ITU

A giocare un ruolo fondamentale in questa differenza è purtroppo la differenza di genere. Secondo i dasti infatti, facendo riferimento al 2024, il 70% degli uomini sarà online, contro il 65% delle donne. Lo scarso del 5% in questo caso potrebbe sembrare esiguo ma si trasduce in un numero enorme: ben 189 milioni di donne saranno offline. Analizzando poi la situazione nei paesi meno sviluppati, tale disparità aumenta ulteriormente. Sul fronte generazionale, i giovani tra i 15 e i 24 anni sono i più connessi: il 79% utilizza Internet, rispetto al 66% della popolazione generale. Questo divario, però, si sta riducendo.

Purtroppo, secondo il report, l’accesso a Internet ad oggi risulta ancora proibitivo per molti dal punto di vista dei costi. Un esempio comune riguarda i paesi a basso reddito, dove effettivamente il prezzo di una connessione a banda larga può addirittura arrivare a portar via un terzo del reddito mensile. Un ulteriore aspetto significativo è mostrato anche  dalla diffusione dei dispositivi mobili: nei paesi ricchi, il 95% delle persone possiede un cellulare, contro il 56% dei paesi poveri.

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Pubblicato da
Felice Galluccio