A quasi mezzo secolo dal lancio, la Voyager 1 della NASA continua a stupire il mondo. Situata a oltre 24,9 miliardi di chilometri dalla Terra, la sonda ha da poco ripreso le comunicazioni dopo un blackout durato diverse settimane. La causa del problema risale a ottobre. Quando l’attivazione di un sistema di riscaldamento aveva innescato un cambiamento al trasmettitore secondario in banda S. La distanza colossale rendeva però impossibile ricevere segnali sufficientemente forti. Gli ingegneri, così, attraverso un lavoro incessante, sono riusciti a ripristinare il trasmettitore principale il 18 novembre. Riattivando la trasmissione di dati.
Questi progressi sono tanto più straordinari se si considerano le condizioni in cui la Voyager opera. La sonda lavora a temperature ben inferiori a quelle per cui era stata progettata e con una fonte di energia che si riduce costantemente. Perde infatti circa 4 watt all’anno. Nonostante le sfide, gli strumenti scientifici ancora attivi, tra cui un rilevatore di particelle e un magnetometro, continuano a fornire informazioni fondamentali sull’ambiente interstellare.
L’avventura delle sonde Voyager non è mai stata priva di difficoltà. Nel 2022 e nel 2023, Voyager1 aveva iniziato a inviare dati illeggibili. Costringendo gli scienziati a risolvere complessi problemi tecnici. Di recente poi, la sonda ha riutilizzato un trasmettitore in disuso dal 1981 per ripristinare le comunicazioni. Anche Voyager2, la gemella, ha affrontato momenti critici. È stato infatti necessario disattivare il suo strumento di scienza del plasma per risparmiare energia.
Insomma, le due sonde rappresentano il culmine dell’ingegneria umana. Hanno esplorato i pianeti esterni, scoperto vulcani su di essi. Fino a rivelare dettagli unici su Urano e Nettuno. Sono anche entrate nello spazio interstellare, diventando i primi oggetti artificiali a superare i confini del nostro sistema solare. Entrambe trasportano il “Voyager Golden Record“, un disco con informazioni sull’umanità e messaggi di pace destinati a eventuali civiltà aliene. Quando l’energia si esaurirà, le Voyager continueranno il loro viaggio silenzioso. Un simbolo eterno del desiderio dell’ uomo di continuare ad esplorare e comunicare.