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Secondo quanto apprendiamo in queste ore, Amazon Web Services (AWS) pare che stia testando un materiale innovativo al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2) nei data center, sempre più energivori a causa delle esigenze dell’intelligenza artificiale. Il progetto pilota nasce dalla collaborazione con Orbital Materials, una startup specializzata in materiali progettati con l’IA.

Amazon: un materiale rivoluzionario per catturare il carbonio

Il cuore dell’iniziativa è un materiale descrittivo come una “spugna a livello atomico”. Progettato da Orbital Materials, cattura selettivamente la CO2 senza interferire con altre sostanze. Questa tecnologia potrebbe rappresentare un’alternativa efficace ed economica ai metodi tradizionali per ridurre le emissioni di carbonio.

AWS ha riferito che testerà il materiale in un data center nel 2025, in un progetto che prevede un aumento dei costi del 10% sulle tariffe orarie per l’uso delle GPU necessarie all’addestramento dell’IA. Questo costo è inferiore rispetto ad altre soluzioni di compensazione delle emissioni.

L’obiettivo è chiaro: il colosso di Jeff Bezos intende utilizzare questa tecnologia per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040. La crescita dei data center, che richiedono sempre più energia e acqua, ha spinto l’azienda a investire in innovazioni sostenibili. La partnership con Orbital Materials pertanto, risulta nevralgica al fine di garantire in una strategia più ampia per affrontare le sfide ambientali legate all’espansione dei servizi cloud.

La collaborazione triennale tra AWS e Orbital Materials non di meno, include anche l’uso delle tecnologie cloud di Amazon per supportare la startup. Orbital renderà inoltre disponibili alcune delle sue soluzioni open-source ai clienti di AWS, ampliando l’accesso a strumenti progettati per ridurre l’impatto ambientale. E leggiamo anche che la startup sfrutta l’intelligenza artificiale per progettare nuovi materiali, combinando simulazioni avanzate con sperimentazione pratica ed è supportata da investitori come Radical Ventures e Nvidia, che puntano a sviluppare ulteriori soluzioni per ottimizzare l’uso di acqua e raffreddamento nei data center.

Insomma, la sperimentazione del nuovo materiale riflette l’impegno di Amazon per rendere più sostenibile la gestione dei suoi data center. La collaborazione con Orbital Materials evidenzia l’importanza di soluzioni innovative basate sull’intelligenza artificiale per affrontare le sfide ambientali del settore tecnologico.

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