Google Gemini
Google Gemini

In queste ore apprendiamo che Google sta rivoluzionando il suo assistente vocale grazie all’introduzione di Gemini AI, un modello avanzato di intelligenza artificiale che promette un’interazione più naturale e personalizzata. I primi test indicano cambiamenti significativi, specialmente per i device della famiglia Nest.

Un Assistente Google più umano con Gemini AI

L’aggiornamento introdotto con Gemini AI punta a migliorare drasticamente la qualità del dialogo con l’assistente personale di casa BigG. Di fatto, ci si aspetta che la voce sarà più naturale, e il sistema si adatterà maggiormente al contesto: formale per richieste importanti, più informale per interazioni quotidiane.

Questa feature, già in test su alcuni dispositivi Nest, sfrutta progressi derivati dal progetto Gemini Live. Per esempio, ora il software di BiG userà una voce più colloquiale per domande semplici, ma diventerà più sofisticato nelle risposte a quesiti complessi.

Invece, con Gemini AI, l’azienda di Mountain View vuole garantire risposte strutturate e dettagliate, simili a quelle di un esperto. L’assistente sarà capace di fornire informazioni chiare e articolate su argomenti complicati. Questo sarà un passo in avanti rispetto ai tradizionali assistenti vocali, spesso limitati a risposte brevi e generiche. Non di meno, potrà mantenere il contesto della conversazione, seguendo cambi di argomento senza perdere il filo del discorso. I test preliminari suggeriscono che l’OEM americano stia sviluppando voci personalizzate per i dispositivi smart speaker della line-up Nest. Queste voci sembrano progettate per ottimizzare l’interazione su piattaforme dedicate alla casa intelligente.

Nelle notizie correlate, gli sviluppatori di 9to5Google hanno già individuato indizi di queste innovazioni nel codice dell’app Google Home, che citano un “Assistente migliorato”. Lo vedremo a breve in una prossima release pubblica?

Qual è lo scopo di Google?

Con Gemini AI, l’azienda mira a trasformare il rapporto tra utenti e assistenti vocali. L’obiettivo è offrire un’interazione così naturale e fluida da far dimenticare che si sta parlando con una macchina.

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