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Nasce la prima batteria quantistica: si basa sullo spin delle particelle

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Genova ha fatto un passo avanti nella scienza delle batterie, creando un dispositivo quantistico capace di immagazzinare energia utilizzando lo spin delle particelle. Il progetto è guidato dal professor Dario Ferraro, con il supporto del team di teoria della materia condensata quantistica diretto da Maura Sassetti. Questa batteria, basata sui principi della meccanica quantistica, rappresenta un’innovazione che potrebbe cambiare il panorama tecnologico.

Come funziona questa batteria quantistica

Il sistema utilizza due collezioni di spin-½, una delle configurazioni quantistiche più semplici. Modificando l’interazione tra queste due catene, l’energia viene intrappolata in modo stabile nel dispositivo. Questo avviene grazie a un protocollo di ricarica innovativo, che sfrutta la modulazione temporale di parametri interni, eliminando la necessità di campi esterni per la ricarica. Questo aspetto supera uno dei principali limiti delle tecnologie precedenti.

Un progetto nato dall’innovazione accademica

Il lavoro, avviato durante la tesi magistrale di Riccardo Grazi, ha portato a risultati sorprendenti. Il sistema è robusto

e non richiede precisione estrema nella manipolazione: questo è quanto dimostrato dagli esperimenti compiuti. Ciò si traduce in un vantaggio significativo per le applicazioni pratiche. Oltre a tutto questo, il team è riuscito a estendere il concetto di batterie quantistiche a configurazioni più complesse, ampliando così le possibilità di utilizzo.

La batteria quantistica aumenta le possibilità per il futuro

Questa scoperta non si limita al settore delle batterie. La tecnologia potrebbe avere un impatto anche nello sviluppo dei computer quantistici, in particolare sfruttando sistemi come gli atomi neutri. I ricercatori stanno già studiando come fattori esterni, come la temperatura e le interazioni a lungo raggio, possano influenzare la ricarica di diversi modelli.

Il prossimo passo sarà trasformare questi risultati promettenti in applicazioni concrete per affrontare le sfide energetiche del futuro. Combinare la fisica quantistica con le esigenze pratiche di stoccaggio dell’energia potrebbe rappresentare un punto di svolta nella tecnologia energetica moderna.

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Pubblicato da
Felice Galluccio