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ChatGPT Search non risulta molto stabile? Ecco quanto emerso

Il recente arrivo di ChatGPT Search ha segnato un nuovo capitolo nella competizione per il dominio nelle ricerche online. Il sistema è nato per competere con Google. Oltre che rivoluzionare l’accesso alle informazioni digitali. Alimentato da un’intelligenza artificiale avanzata, tale strumento promette risposte rapide e personalizzate. Accompagnate da link a fonti pertinenti. Eppure, uno studio condotto dal Tow Center for Digital Journalism della Columbia University ha messo in evidenza alcune criticità che potrebbero minare la credibilità del progetto.

ChatGPT Search: dubbi e criticità

Uno dei problemi è la scarsa affidabilità. Ciò quando si parla delle fonti citate. Secondo i ricercatori, su un campione di 200 citazioni prese da 20 editori, il chatbot ha fornito risposte corrette solo nel 20% dei casi. Ciò suggerisce che ChatGPT Search tenda a inventare informazioni per soddisfare l’utente.

Tale inclinazione ha implicazioni gravi per gli editori. Le risposte inesatte possono danneggiare la reputazione delle testate giornalistiche citate erroneamente e spostare il traffico dai siti originali verso portali di aggregazione. Inoltre, in alcuni casi, potrebbe favorire il plagio

. Ciò pone interrogativi non solo sulla trasparenza dell’algoritmo. Molti dubbi riguardano anche sull’equità nei confronti degli editori che non collaborano con OpenAI.

Un altro aspetto critico è la variabilità delle risposte. L’AI, progettata per privilegiare la diversità nei suoi output, può fornire risposte differenti alla stessa query in momenti diversi. Anche se tale caratteristica possa essere vista come un valore aggiunto in certi contesti, rischia di confondere gli utenti. Ciò soprattutto quando si tratta di contenuti informativi o ricerche specifiche. Ovvero quei casi in cui precisione e coerenza dovrebbero essere prioritarie.

Considerando quanto detto, è evidente che ChatGPT Search rappresenta un’innovazione promettente, ma imperfetta. Per guadagnare credibilità e competere efficacemente con Google, sarà fondamentale affrontare i problemi di accuratezza, trasparenza e rispetto per i diritti degli editori. Solo allora potrà rappresentare un’alternativa realmente affidabile nelle ricerche online.

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Pubblicato da
Margareth Galletta