La Ford Puma Gen-E è finalmente realtà, mantenendo la promessa di far debuttare un B-SUV elettrico entro il 2023. Il design resta fedele alle linee che hanno decretato il successo del modello endotermico, ma con dettagli pensati per sottolinearne l’anima green. La calandra chiusa e il nuovo spoiler posteriore ottimizzano l’aerodinamica, migliorando efficienza e consumi. Le nuove colorazioni, tra cui Electric Yellow e Digital Aqua Blue, esaltano il carattere fresco e dinamico dell’auto. Anche gli interni non deludono: lo schermo digitale da 12,8 pollici e il sistema Sync 4 con connettività 5G rappresentano il cuore tecnologico della Puma elettrica. E non è tutto: il bagagliaio cresce a 574 litri, con l’aggiunta di un pratico frunk anteriore da 43 litri. Ma questa elettrica è davvero pensata solo per la città? Quali sono esattamente le sue specifiche tecniche?
La Ford Puma Gen-E si affida a un motore elettrico da 168 CV, che assicura una velocità massima di 160 km/h e uno scatto da 0 a 100 in 8 secondi. La batteria da 43 kWh
offre un’autonomia WLTP tra i 347 e i 376 km, meno rispetto alla concorrenza. Un limite o una scelta strategica per un’auto pensata per la mobilità urbana? La ricarica non delude: in corrente continua può raggiungere i 100 kW, garantendo un pieno energetico dal 10 all’80% in poco più di 23 minuti. Grazie al peso contenuto di 1.563 kg e agli ultimi sistemi di assistenza alla guida, Ford punta a offrire sicurezza e agilità in ogni contesto. Con un prezzo di partenza di 32.950 euro, la Ford Puma Gen-E si propone come una soluzione accessibile per chi cerca un’elettrica moderna senza rinunciare a praticità e stile. I primi esemplari arriveranno su strada nella primavera del 2025, aprendo una nuova era per il B-SUV di Ford. Pensata per la città ma con un occhio alla versatilità, riuscirà a conquistare il mercato? Venderà quanto il modello tradizionale?