Il porto di Augusta, situato in provincia di Siracusa, è destinato a diventare il centro dell’energia rinnovabile nel Mediterraneo. Fondamentale, a tal proposito, è stata recente decisione del governo italiano. Quest’ ultimo infatti, tramite un decreto interministeriale Mase-Mit, ha attribuito ad Augusta il ruolo di base centrale per l’assemblaggio e il varo di piattaforme eoliche offshore galleggianti. Tale riconoscimento segue otto mesi di selezione. Ma, cosa più importante, spinge la Sicilia al centro delle politiche energetiche nazionali e internazionali.
Secondo Renato Schifani, presidente della Regione Sicilia, l’iniziativa rappresenta un passo fondamentale per valorizzare le potenzialità industriali dell’isola. Infatti, egli sostiene che questa scelta trasformerà Augusta in un vero e proprio fulcro di innovazione e occupazione. A tal proposito, recenti stime dell’Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore (Aero) prevedono la creazione di più di 27.000 posti di lavoro nei prossimi trent’anni. Offrendo così una risposta ed una soluzione concreta alla disoccupazione giovanile. Oltre che a contribuire al rafforzamento l’economia locale.
La nuova base non sarà coinvolta nella produzione delle pale eoliche, ma gestirà le fasi di assemblaggio e varo delle piattaforme. Per migliorare le operazioni, verrà istituito un tavolo tecnico regionale. Il quale avrà l’obiettivo di coordinare le attività tra Augusta e le altre basi logistiche. Tale progetto punta non solo a modernizzare il settore energetico, ma anche e soprattutto ad incentivare l’occupazione stabile.
Fulvio Capria, presidente di Aero, ha indicato Taranto e Brindisi come possibili sedi del secondo polo strategico. Taranto, già protagonista con una recente fabbrica di pale eoliche inaugurata da Vestas, conferma il suo ruolo di avanguardia industriale.
Insomma, questo progetto rappresenta una vera e propria svolta per le energie rinnovabili in Italia. In più sembra destinato a rafforzare il posizionamento strategico della Sicilia. L’investimento quindi non solo favorisce la transizione energetica, ma offre nuove opportunità per le generazioni future. Saranno così poste le basi per una crescita sostenibile e duratura.