Tra i punti centrali della nuova agenda governativa spicca il rafforzamento della politica energetica. Un tema che in Giappone è particolarmente sentito. Ciò a causa della storica dipendenza da fonti fossili importate. L’obiettivo è raggiungere un nuovo equilibrio. Tra rinnovabili, nucleare e idrogeno. Ishiba ha sottolineato che gli investimenti nel settore energetico non sono solo una questione ambientale. Ma rappresentano anche un’opportunità per rilanciare l’economia. Generando nuovi posti di lavoro e riducendo il rischio di una crisi occupazionale.
Il fotovoltaico galleggiante e le celle solari in perovskite
rappresentano alcune delle innovazioni più promettenti. Ciò nell’ottica del piano energetico in Giappone. Il governo, in collaborazione con il settore privato, sta investendo su tali tecnologie. L’obiettivo è incrementare la produzione delle rinnovabili. Gli investimenti nelle celle in perovskite sottolineano l’intenzione del Giappone di guidare il mercato delle tecnologie solari avanzate.Parallelamente, l’idrogeno gioca un ruolo strategico nella visione di Ishiba. Il governo ha confermato un investimento massiccio di 110 miliardi di dollari da distribuire in 15 anni. Lo scopo è sviluppare la filiera dell’idrogeno verde e viola. Ciò non solo contribuirà alla decarbonizzazione. Ma rafforzerà la posizione del Giappone come leader nell’uso di combustibili alternativi.
Infine, il Giappone guarda con interesse all’intelligenza artificiale come strumento per ottimizzare il settore energetico e accelerare la transizione green. Con un approccio insieme pragmatico e chiaro. Ishiba sembra voler guidare il Giappone verso un futuro in cui sostenibilità ed economia possano convivere.