Venere, il nostro vicino più enigmatico, continua a essere al centro di studi che svelano aspetti sempre più complessi del suo passato. Da anni considerato un potenziale “gemello malvagio” della Terra, il pianeta ha affascinato gli scienziati con l’idea che potesse, in un’epoca remota, essere un luogo ospitale per la vita. Tuttavia, una nuova ricerca dell’Università di Cambridge getta ombre definitive su questa ipotesi: Venere potrebbe non aver mai avuto oceani e, quindi, condizioni favorevoli alla vita come la conosciamo.
Venere, un pianeta mai stato abitabile
Il punto cruciale della scoperta riguarda l’atmosfera attuale del pianeta e, in particolare, i gas vulcanici. Oggi, Venere è un mondo inospitale, con temperature superficiali che superano i 450 gradi Celsius, abbastanza per fondere il piombo, e un’atmosfera soffocante composta in gran parte da anidride carbonica e acido solforico. Gli scienziati hanno analizzato i gas rilasciati durante le eruzioni vulcaniche e hanno scoperto che, a differenza della Terra, su Venere manca quasi del tutto il vapore acqueo. Questo suggerisce che l’interno del pianeta sia sempre stato troppo arido per poter alimentare oceani o grandi quantità d’acqua in superficie.
Per anni, si è discusso su due scenari principali. Uno ipotizzava che Venere avesse avuto in passato acqua liquida, poi evaporata per un effetto serra incontrollato. L’altra teoria, oggi considerata più probabile, descrive Venere come un pianeta che non ha mai avuto l’opportunità di essere simile alla Terra: sarebbe nato caldo e secco, senza mai avere una vera possibilità di sviluppare oceani.
Questa nuova visione cambia anche il modo in cui si cercano pianeti abitabili in altre parti dell’universo. Se Venere non è mai stato ospitale, allora i mondi che gli somigliano potrebbero essere meno promettenti nella ricerca della vita. Per avere risposte ancora più definitive, però, dovremo aspettare il 2029, quando la missione DAVINCI della NASA esplorerà l’atmosfera venusiana per raccogliere dati che potrebbero riscrivere ancora una volta la storia di questo affascinante pianeta.