L’Agenzia delle Entrate ha introdotto un’importante misura. Quest’ultima ha l’obiettivo di supportare i soggetti a basso reddito. Si tratta di un contributo a fondo perduto per chi ha sostenuto spese legate al Superbonus 70%. Tale iniziativa si è rivelata un aiuto concreto per le famiglie con redditi non superiori a 15.000 euro. Nel dettaglio, viene offerto loro un sostegno completo per la parte di spesa non coperta dalla detrazione fiscale. Il contributo è stato assegnato in base a criteri definiti. Le spese dovevano essere avvenute tra il 1 gennaio e il 31 ottobre dell’anno in corso. Inoltre, i lavori dovevano essere già al 60% di avanzamento. Ciò entro il 31 dicembre 2023.
Dettagli sul Superbonus 70%
Gli interventi ammessi includevano l’efficienza energetica e il sisma bonus. Inoltre, sono compresi l’installazione di impianti fotovoltaici. Insieme alle colonnine per la ricarica delle vetture elettriche. Il limite massimo è pari al 30%. Ciò rispetto alla spesa agevolabile. Quest’ultimo, calcolato su una base di 96.000 euro. Grazie al fatto che i fondi stanziati erano sufficienti, tutti i beneficiari hanno potuto ottenere il 100% della spesa residua a loro carico.
Tale misura rappresenta un passo avanti importante nell’inclusività del Superbonus, ma il 2025 vedrà ulteriori cambiamenti. Pur mantenendo l’aliquota al 70%, l’accesso al beneficio diventerà più selettivo. Si darà priorità alle famiglie con redditi bassi o situazioni specifiche. Inoltre, lo sconto in fattura, finora una delle modalità preferite per usufruire del bonus, sarà eliminato. Gli interventi saranno detraibili solo attraverso la dichiarazione dei redditi, obbligando le famiglie a sostenere anticipatamente i costi.
Un’altra importante modifica riguarda i criteri per i lavori ammissibili. Gli interventi energetici dovranno rispettare standard più elevati per garantire un reale impatto sull’efficienza e sulla sostenibilità. Nei condomini, le procedure diventeranno più rigide. L’approvazione dei lavori dovrà avvenire entro scadenze precise, e sarà necessario dimostrare un avanzato stato di realizzazione per accedere ai benefici. Il processo di graduale riduzione e razionalizzazione degli incentivi risponde all’esigenza di contenere l’impatto sui conti pubblici.