Huawei

Huawei torna a farsi notare nel mondo dei semiconduttori con un’importante novità targata HiSilicon. Stiamo parlando di un SoC Kunpeng dotato di memoria HBM (High Bandwidth Memory). Gli indizi su questa evoluzione arrivano da aggiornamenti al kernel Linux, che evidenziano il supporto per un chip inedito e ancora non annunciato ufficialmente. La memoria HBM rappresenta una svolta notevole, in grado di offrire un’elevata banda passante, essenziale per applicazioni ad alta intensità di dati.

Huawei: tra ostacoli geopolitici e sfide tecnologiche

HiSilicon, già in passato, ha dimostrato di poter competere con i colossi occidentali grazie ai suoi processori basati su core Taishan. Infatti oggi potrebbe persino arrivare a consolidare la propria posizione con questa nuova soluzione. Anche se il nodo produttivo a 7nm di SMIC è considerato superato dagli standard occidentali, potrebbe comunque garantire prestazioni all’altezza delle esigenze attuali. La gestione energetica del nuovo chip sarà ottimizzata grazie alla possibilità di modulare il consumo a seconda dei carichi di lavoro. Un aspetto davvero importante per il mercato server.

Il progetto Kunpeng di Huawei si inserisce in un contesto complicato. In quanto segnato dalle sanzioni USA che hanno limitato l’accesso di Huawei alle tecnologie avanzate di TSMC. Queste restrizioni hanno spinto l’azienda a sviluppare soluzioni interne, sfruttando il nodo produttivo di SMIC e aggiornando i core Taishan con un design più moderno e una maggiore densità. Tale approccio dimostra così la resilienza di HiSilicon e la sua volontà di restare competitiva in un mercato dominato da colossi come Intel e AMD.
Il chip Kunpeng con memoria HBM potrebbe quindi rappresentare un punto di svolta, soprattutto nel settore dei server. Con prestazioni simili a quelle dell’architettura Zen 3 di AMD e un focus sull’efficienza energetica, Huawei si candida come una sfidante incredibile per le prossime generazioni di chip. Molto però dipenderà anche dall’accoglienza del mercato e dalla capacità dell’azienda di rispondere alle future piattaforme Granite Rapids di Intel e Turin di AMD.

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