Apple è pronta a introdurre i chip a 2nm, ma i primi dispositivi dotati di questa tecnologia non arriveranno prima del 2026. La transizione sarà graduale, e i nuovi processori verranno inizialmente integrati nei modelli Pro di iPhone e nei dispositivi di fascia alta. Si prevede che i modelli base continueranno a utilizzare i nodi a 3nm, consolidando il ciclo triennale di aggiornamento. Questa strategia riflette un rallentamento generale nello sviluppo dei nodi produttivi, una tendenza già osservata nel passaggio ai 3nm.
Nonostante il ritardo nell’adozione dei chip Apple a 2nm, il 2025 sarà cruciale per la produzione pilota e per i miglioramenti delle tecnologie a 3nm. Il chip M5, destinato a Mac e iPad, sfrutterà un processo avanzato a 3nm (N3P), combinando innovazioni come il design SoIC ibrido e l’uso di materiali termoplastici avanzati. Questo approccio garantirà un’efficienza energetica superiore e una gestione termica ottimale, anche senza i benefici immediati del nodo a 2nm.
La produzione su larga scala dei chip Apple a 2nm inizierà solo nel 2025. Tuttavia, il lancio effettivo nei dispositivi consumer sarà graduale. I nuovi modelli di MacBook Pro e iPad Pro con chip M5 sono attesi per la fine del 2025, mentre il MacBook Air e l’Apple Vision Pro li seguiranno entro la prima metà del 2026. Gli iPhone 18 Pro, invece, potrebbero essere i primi dispositivi a integrare questa innovazione, segnando un importante passo avanti per Apple.
Apple lancerà presto i chip a 2 nanometri, oppure no?
Oltre ai dispositivi consumer, i chip Apple a 2nm saranno fondamentali per i servizi cloud e l’intelligenza artificiale. L’uso del design SoIC, che permette l’impilamento tridimensionale dei componenti, rafforzerà ulteriormente la posizione di Apple nel settore tecnologico. Grazie alla collaborazione esclusiva con TSMC, la casa di Cupertino continuerà a innovare, garantendo prestazioni sempre più avanzate e un’efficienza energetica senza precedenti, ora non ci resta che attendere nuovi sviluppi.