Negli ultimi anni, la salute mentale dei più piccoli è diventata un tema centrale. Ciò che è emerso è l’impatto negativo dei social network sulla loro psiche. I giovani trascorrono ore davanti agli schermi. Immersi in una realtà virtuale che spesso non riflette la complessità della vita reale. Tale esposizione prolungata ha portato ad un incremento dei casi malessere. Nel dettaglio, sono compresi stati di ansia, depressione e gravi problemi di autostima.
Social media e minori: un problema in crescita
In suddetto contesto, lo Stato della California sta lavorando a un’iniziativa innovativa. Si tratta dell’introduzione di etichette di pericolo sulle piattaforme social. Quest’ultime sono simili agli avvisi sui pacchetti di sigarette. Il loro obiettivo sarebbe di sensibilizzare gli utenti sui rischi legati ad un uso incontrollato dei social. Il messaggio sarà visibile per almeno 90 secondi al primo accesso. Inoltre, verrà riproposto settimanalmente. Ciò al fine di generare consapevolezza tra i più giovani. Ma anche tra gli adulti.
Il disegno di legge AB 56, presentato dal Procuratore Generale Rob Bonta e dalla deputata Rebecca Bauer-Kahan, rappresenta un passo importante. È evidente l’interesse crescente verso la tutela delle future generazioni. Ovviamente, è innegabile che tale provvedimento non potrebbe risolvere tutti i problemi. Ma rappresenta un primo un primo strumento utile per arginare una crisi che, se ignorata, rischia di avere ripercussioni a lungo termine. Gli effetti della diffusione dei social, infatti, saranno sempre più evidenti sulla società e sulla salute degli utenti minorenni.
L’iniziativa californiana ha già trovato sostegno in diversi altri stati americani. Ciò suggerisce che potrebbe diventare un modello replicabile a livello nazionale. Tale misura non solo mira a responsabilizzare le aziende tecnologiche. Allo stesso tempo, ha anche lo scopo di promuovere un uso più consapevole delle piattaforme digitali. Proteggendo così i consumatori più vulnerabili da pratiche social che antepongono il profitto al benessere degli utenti.