A meno di 40 giorni dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, la notizia di una donazione di 1 milione di dollari da parte del Ceo di Meta, Mark Zuckerberg, al fondo inaugurale del presidente eletto ha destato notevole attenzione. Questo gesto, riportato dal Wall Street Journal, segna un nuovo capitolo in una relazione controversa tra Zuckerberg e Trump, caratterizzata in passato da tensioni e frizioni. Non è raro che figure di spicco della Silicon Valley supportino finanziariamente leader politici, ma il contesto rende questo caso particolarmente significativo.
Solo pochi anni fa, infatti, Meta – allora Facebook – aveva bannato i profili social di Trump a seguito degli eventi del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill. La decisione era stata condivisa da altre piattaforme come Twitter e YouTube. Tuttavia, nel tempo, Meta ha riabilitato l’ex presidente, permettendogli di tornare sulle proprie piattaforme, un passo che molti avevano interpretato come un tentativo di ricalibrare i rapporti con l’ex leader repubblicano.
L’estate scorsa, l’attentato fallito a Trump a Butler ha riacceso i riflettori sulla figura del presidente eletto, suscitando una reazione sorprendente da parte di Zuckerberg. Durante un’intervista al podcast The Circuit, il Ceo di Meta ha descritto con ammirazione le immagini che ritraevano Trump rialzarsi dopo essere stato ferito, alzando il pugno in aria con la bandiera americana. Un episodio che, a detta di Zuckerberg, ha incarnato una straordinaria resilienza e forza simbolica.
Nel frattempo, Zuckerberg sembra puntare a un ruolo più attivo durante la prossima amministrazione. Un incontro recente con Trump nella residenza di Mar-a-Lago in Florida potrebbe segnare l’inizio di una collaborazione più stretta. Questo avvicinamento, però, è stato accompagnato anche da critiche verso l’amministrazione Biden. Zuckerberg ha infatti dichiarato di aver subito pressioni dal presidente democratico per censurare contenuti legati alla pandemia di Covid-19, un’accusa che ha alimentato il dibattito sul rapporto tra politica e Big Tech.
Resta da vedere come Trump gestirà il suo rapporto con colossi tecnologici come Meta. Pur avendo proposto il ban di TikTok nel 2020, di recente il presidente eletto ha espresso opinioni più concilianti, sottolineando la necessità di concorrenza tra le piattaforme.