Google Il settore dell’intelligenza artificiale sta diventando sempre più agguerrito. A tal proposito, di recente, Google ha presentato una nuova questione. L’azienda di Mountain View ha invitato la Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti a intervenire. Ciò con lo scopo di indagare sul contratto esclusivo tra Microsoft e OpenAI. Google ritiene che suddetto accordo stia danneggiando la concorrenza nel settore AI.

Le accuse di Google sulla concorrenza

In base a suddetto contratto, le aziende che desiderano utilizzare i modelli sviluppati da OpenAI devono farlo attraverso i server di Microsoft. Una clausola che potrebbe ostacolare la competizione tra i principali attori AI. La richiesta di Google arriva in un momento in cui la FTC sta già conducendo un’altra indagine. Quest’ultime riguardano le pratiche di Microsoft nel settore del cloud computing.

Nello specifico. si sta cercando di determinare se l’azienda stia ostacolando la concorrenza con il suo monopolio sui server necessari per utilizzare i modelli AI di OpenAI. Microsoft, grazie all’accordo, ha ottenuto importanti vantaggi. Allo stesso tempo, le aziende concorrenti si trovano a dover sostenere costi aggiuntivi. Quest’ultimi sono necessari per migrare i dati sui server dell’azienda di Redmond. Tale situazione potrebbe essere vista come un esempio di comportamento anticoncorrenziale.

Al momento, le indagini dovrebbero permettere di comprendere se il costo della migrazione ai server Microsoft è troppo elevato. Ciò al fine di capire se tale pratica costituisce un ostacolo significativo per le aziende rivali. Se così fosse FTC potrebbe considerare l’accordo dannoso per il mercato.

Le manovre di Microsoft e l’indagine della FTC potrebbero avere l’effetto collaterale di incentivare gli altri attori del mercato a sviluppare soluzioni alternative più competitive. E non è tutto. La questione potrebbe assumere anche sfumature politiche. Con l’annuncio da parte di Donald Trump della nomina di Andrew Ferguson alla presidenza della FTC, si prevede una rinnovata attenzione alla regolamentazione delle Big Tech. In particolare, per quanto riguarda il settore dell’intelligenza artificiale.

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