Con gli AirPods Pro 2, Apple sta portando anche in Italia alcune funzioni innovative dedicate alla salute dell’udito. Opzioni già disponibili negli Stati Uniti e in Canada. Tra queste, il Test dell’Udito e la Modalità di Riduzione dei Suoni Forti rappresentano un passo avanti per la tutela dell’apparato uditivo delle persone. Però la funzione più avanzata, cioè la Modalità Apparecchio Acustico, non è ancora attiva a causa di alcuni ostacoli normativi.
Normative e limiti: perché manca la funzione Apparecchio Acustico nei nuovi AirPods
Il Test dell’Udito permette agli utenti maggiorenni di eseguire una valutazione della propria sensibilità sonora direttamente dagli AirPods. Questi ultimi infatti sono in grado di simulare i test audiometrici. Da qui i risultati vengono forniti sotto forma di audiogramma, utile per rilevare eventuali problematiche. La Modalità di Riduzione dei Suoni Forti, invece, protegge l’udito attenuando automaticamente i rumori intensi in ambienti rumorosi, come trasporti pubblici o concerti. In ogni caso è importante ricordare che entrambe le funzionalità non sostituiscono però una consulenza medica. Ma piuttosto possono aiutare a monitorare la propria salute in modo continuo e semplice.
La Modalità Apparecchio Acustico, che trasforma gli AirPods in dispositivi medici, resta per ora disponibile solo negli Stati Uniti. In cui Apple ha ottenuto il via libera dalla FDA. Questa funzione permette di amplificare i suoni ambientali e migliorare la qualità audio di musica, chiamate e video, configurandosi automaticamente in base ai risultati del Test dell’Udito. Si tratta di un’innovazione destinata in particolare a chi soffre di perdita uditiva lieve o moderata.
In Europa, l’attivazione è bloccata dai severi regolamenti previsti dal Medical Device Regulation (MDR). Per essere classificata come dispositivo medico, la funzione deve superare rigidi test clinici. Per poi ottenere certificazioni di sicurezza ed efficacia. Apple sta quindi lavorando per adeguarsi a queste normative. Ma, almeno per il momento, non è stata indicata una tempistica precisa per il rilascio in Italia e negli altri Paesi europei.
Nel frattempo, le funzioni già disponibili rappresentano un primo passo verso un approccio personalizzato alla salute dell’udito.